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Sanzione da 343 milioni di euro per Dolce&Gabbana

L’Agenzia delle Entrate respinge il secondo ricorso dei due stilisti; la querelle con il Fisco dovuta alla ristrutturazione del gruppo di moda del 2004

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Guai fiscali per Domenico Dolce e Stefano Gabbana, fondatori dell’omonima casa di moda Dolce&Gabbana. La commissione tributaria provinciale di Milano ha infatti confermato una multa da 343 milioni di euro respingendo il secondo ricorso dei due stilisti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, che ora dovranno pagare o ricorrere all’ultimo grado di giudizio.La vicenda risale al 2010 quando il fisco notifica a Dolce e Gabbana un avviso di accertamento per via delle operazioni di ristrutturazione del gruppo nel 2004 con la costituzione “di due società in Lussemburgo” (Gabbana Luxembourg e Gado srl) e la successiva cessione dei marchi dalle persone fisiche degli stilisti alla Gado srl per 360 milioni di euro”, un prezzo che l’Agenzia definiva “frazione del valore effettivo”.Le Entrate evidenziano così una “funzione di cassaforte costituita ad hoc di Gado Srl, strumento realizzato per attuare una pianificazione fiscale internazionale illecita finalizzata al risparmio di imposta”. Il secondo grado di giudizio, arriva in seguito alla decisione della Commissione tributaria del novembre 2011, che aveva ridotto il valore complessivo dei marchi da circa 1 miliardo a 730 milioni ma aveva respinto il resto delle richieste e comminato la sanzione.

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Da sinistra, i due stilisti Stefano Gabbana e Domenico Dolce