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Investite in azioni? Ecco le cinque regole auree da seguire
Dall’Aiaf alcune linee guida da non perdere mai di vista nel contesto di incertezza in cui viviamo
In un contesto di incertezza politica, di mancanza di una direzione chiara di strategia industriale del Paese e alla luce di uno scenario macro di rallentamento generale dell’economia, la vita dell’investitore non è certo facile. Con l’intento di fornire una sorta di bussola a chi è attivo nella compravendita di azioni, l’Associazione italiana per l’analisi finanziaria, Aiaf, ha stilato delle linee guida non perdere mai di vista.
Investire la maggior parte del portafoglio su titoli ad amplio flottante ed elevata liquidità. In casi di investimento o disinvestimento su titoli a flottante limitato, infatti, l’operazione può influenzare l’andamento della quotazione del titolo e di conseguenza il disinvestimento della posizione. I titoli trattati nel FTSE MIB, per esempio, rispondono a queste caratteristiche.
Tenere conto della redditività del titolo azionario oggetto dell’investimento analizzando il rendimento sul prezzo di listino. In questo momento ci sono parecchi titoli azionari che prevedono rendimenti superiori al 3% lordo e quindi nettamente concorrenziali rispetto a quanto offerto dai nostri titoli di Stato.
Informarsi, analizzando (o almeno leggendo) le principali ricerche pubblicate sulle singole società sulle quali si intende investire.
Tenere d’occhio i rapporti. Il più importante è il “p/u” (rapporto tra il prezzo di mercato dell’azione e gli utili per azione): un valore troppo alto indica che il titolo è già molto sopravvalutato dal mercato.
Controllare periodicamente i volumi trattati dei titoli che si intendono acquistare, perché anomali incrementi delle quantità trattate giornalmente possono prefigurare un particolare interesse da parte di investitori professionali e relativi impatti sul corso azionario,
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