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Meno sportelli per Unicredit, entro il 2015 chiuse 350 filiali

Nessun altro impatto occupazionale assicura l’ad Ghizzoni, che motiva la scelta dell’istituto con un nuovo modo di fare banca

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Entro il 2015 Unicredit chiuderà altre 350 filiali in Italia. È quanto annunciato dall’amministratore delegato del Gruppo, Federico Ghizzoni, al termine del Consiglio di amministrazione dell’istituto di Piazza Cordusio, in programma martedì 19 febbraio. “Nel piano presentato a novembre 2011 – ha affermato Ghizzoni – prevedevamo di chiuderne 150 tra il 2012 e il 2015. Le abbiamo già chiuse e ne abbiamo aggiunte altre 350”. Nessun ulteriore impatto occupazionale, assicura tuttavia l’ad Unicredi, istituto che trasformerà le attuali filiali “in negozi finanziari” dove non ci saranno solo operazioni di cassa ma anche servizi di consulenza. Oggi “il 75% delle transazioni avviene al di fuori delle filiali – ha spiegato Ghissoni – le stiamo trasformando in negozi finanziari con servizi di cassa e di consulenza. Dal 2009 abbiamo chiuso in Italia 800 filiali senza perdere quote di mercato e questo conferma che per gestire i clienti serve più di un canale” .Entro il 2013 saranno 110 le filiali che chiuderanno i battenti per un risparmio in termini di costi immobiliari pari a 15 milioni l’anno; con la chiusura di tutte le 350 filiali, ha aggiunto il manager, il risparmio sul real estate dovrebbe ammontare sui 45 milioni di euro l’anno.