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Matrimonio Arnault-Bulgari, il marchio italiano ceduto a Lvmh

Il cda del marchio di lusso italiano approva all’unanimità e il titolo esplode in Borsa: +60%. La famiglia Bulgari azionisti di Lvmh, come l’ad Francesco Trapani che assumerà la direzione dell’orologeria-gioielleria del gruppo francese

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Un accordo per rinforzare lo sviluppo a lungo termine del gruppo ”nel rispetto della storia, dei valori, dell’artigianalità e dell’identità” del gruppo Bulgari. Così il cda del marchio di lusso italiano annuncia l’alleanza tra la famiglia Bulgari e il colosso francese Lvmh. Tra domenica e lunedì il consiglio di amministrazione di Bulgari ha approvato all’unanimità la cessione delle quote di maggioranza al gruppo dell’imprenditore francese Bernard Arnault, uno degli uomini più ricchi al mondo. “Al termine del processo di conferimento delle azioni – si legge in un comunicato congiunto – Lvmh emetterà 16,5 milioni di azioni in concambio dei 152,5 milioni di azioni Bulgari attualmente detenute dalla famiglia”. Lvmh promuoverà un’Offerta pubblica di acquisto (Opa) al prezzo di 12,25 euro per azione sulle azioni detenute dagli azionisti di minoranza. La notizia ha fatto esplodere il titolo Bulgari in borsa che in poche più di un’ora ha guadagnato il +60,21% a 12,18 euro, avvicinandosi così ai prezzi dell’Opa obbligatoria.

La famiglia Bulgari nel board LvmhPaolo e Nicola Bulgari resteranno, rispettivamente, presidente e vice presidente della società per sei anni e Francesco Trapani, amministratore delegato di Bulgari, entrerà nel Comitato esecutivo di Lvmh assumendo, nel secondo semestre 2011, anche la direzione di tutte le attività ‘orologeria-gioielleria’ di Lvmh che include marchi come Tag Heuer, Chaumet, Zenith, Hublot, Fred e De Beers. “L’ingresso in Lvmh consentirà a Bulgari di rinforzare il suo sviluppo su scala mondiale e di realizzare sinergie significative soprattutto nell’ambito degli acquisti e della distribuzione” commenta l’ad Francesco Trapani. Paolo Bulgari, Nicola Bulgari e Francesco Trapani diventeranno il secondo azionista familiare del gruppo Lvmh dopo il gruppo Arnault. Le azioni Lvmh saranno soggette, sottolinea l’accordo, a un lock up che si ridurrà progressivamente in funzione del decorrere del tempo sino al diciottesimo mese dal conferimento.