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Luxottica, la Consob vuol vederci chiaro. Pronto il futuro ad

Le indiscrezioni hanno portato a una perdita da 700 milioni di capitalizzazione in Borsa. L’azienda non ha ancora annunciato ufficialmente l’uscita dell’a.d Andrea Guerra: «Nessuna comunicazione al cda»

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La notizia c’è, praticamente sicura dopo settimane di voci ed è stata anche in qualche modo confermata dal gruppo Luxottica. Ma l’uscita dell’a.d Andrea Guerra rimane un piccolo giallo dell’estate economica italiana.

I membri del board non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione e ogni discussione è stata rinviata al prossimo cda. Una situazione di incertezza nella quale la Consob vuole vederci chiaro dopo la perdita di quasi il 4% nella seduta di ieri (e oggi nuova sofferenza per il titolo a Piazza Affari).

«La società non ritiene di dover commentare ulteriormente le recenti notizie apparse sulla stampa», commenta una nota del gruppo emessa su richiesta dell’autorità di vigilanza, «e conferma che, da tempo il presidente Leonardo Del Vecchio e l’amministratore delegato Andrea Guerra si stanno confrontando sulle future strategie e assetti manageriali del gruppo».

Proprio i dissapori tra i patron e il manager a proposito di un possibile incarico politico di quest’ultimo sarebbero alla base della presunta rottura del rapporto, già incrinato dalla mancata fusione con il colosso delle lenti Esisllor decisa dall’a.d.

Intanto aumentano le voci sul possibile successore di Guerra. Si fanno i nomi di Claudio Del Vecchio, figlio del patron, di Bob Kunze-Concewitz, ad di Campari dal 2007, e Claudio De Conto, artefice del risanamento del gruppo Artsana (Chicco-Prenatal).

Le alternative sono Roberto Vedovotto (esperto del settore tra Safilo e Kering) e Gianmario Tondato Da Ruos, top manager in Autogrill. Sempre valida anche la pista interna che porta a Enrico Cavatorta, Cfo e direttore generale funzioni centrali.

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