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La giapponese Ashai a un passo dalla birra Peroni

L’offerta al gruppo SabMiller è la più alta mai avanzata da un produttore di birre orientali: 3,12 miliardi di euro. Nel mirino, anche il marchio olandese Grolsch

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Peroni, la birra italiana per eccellenza, potrebbe passare sotto il controllo giapponese. Il produttore orientale Asahi Group Holdings avrebbe infatti offerto 3,12 miliardi di euro per comprare il marchio Peroni. A riportare l’indiscrezione è il quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun: secondo la testata, la notizia sarà confermata tra pochi giorni e, tra l’altro, Peroni non sarebbe l’unico marchio nel mirino giapponese. Asahi sarebbe infatti interessata ad acquisire anche l’olandese Grolsch che, come Peroni, è di proprietà dell’inglese SabMiller. Se il deal andasse in porto, Ashai arriverebbe dunque a controllare il 30% del mercato globale della birra. Non solo. La fusione tra di due marchi rappresenterebbe il maggior acquisto della storia da parte di un produttore di birre giapponese: il precedente ammontava a 2,57 miliardi di euro (330 miliardi yen), offerti nel 2009 da Kirin Holdings per comprare l’australiana Lion Nathan.

UNA NECESSITÀ PER SABMILLER. Il tutto, comunque, sarà condizionato dall’Unione Europea, che dovrà valutare l’operazione e concederne il via libera. Dal canto suo, la SabMiller avrebbe tutto l’interesse a vendere Peroni e Grolsch: SabMiller è prossima a essere comprata dalla belga Anheuser-Busch InBev, dando vita così a una maxi fusione di oltre 100 miliardi di dollari. Per non avere problemi da parte dell’antitrust di Bruxelles, SabMiller dovrebbe però dismettere alcune sue controllate.

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