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Così l’intelligenza artificiale migliora il business finanziario
I software intelligenti sono in grado di intercettare le transazioni fraudolente, identificare le tendenze del mercato, proteggere i dati. E non solo
L’intelligenza artificiale già oggi sta avendo un forte impatto in molti ambiti e in futuro avrà effetti sempre più dirompenti. Fra i settori maggiormente coinvolti dalla rivoluzione tecnologica, ci sono anche quelli bancario e finanziario. Secondo l’ufficio studi di BorsadelCredito.it almeno cinque aspetti del business finanziario stanno cambiando per sempre – in meglio – attraverso tecnologie smart.
La lotta a frodi e riciclaggio riceverà un forte impulso grazie ai software intelligenti. L’intelligenza artificiale, infatti, è in grado di intercettare le transazioni fraudolente e di bloccarle. Non solo: è capace di riconoscere in maniera più precisa rispetto a un occhio umano il denaro falso e riciclato, tracciando i falsi positivi e le pratiche borderline in termini di compliance normativa. Questo migliorerà la fidelizzazione dei clienti, e anche la redditività. Oggi, infatti, per ogni dollaro perso in frodi da un cliente, l’istituzione paga poco meno di tre dollari in costi per il recupero.
I sistemi di intelligenza artificiale consentono di ottimizzare la gestione del rischio lato cliente. Se i database tradizionali calcolano il merito di credito in base alle informazioni statiche contenute nelle richieste di prestito e nei report finanziari, la tecnologia di apprendimento automatico può fare molto di più e identificare anche le tendenze del mercato e le news rilevanti che possono influenzare la capacità di pagamento del cliente. L’AI, infatti, può contenere i rischi anche in relazione al mercato. Ecco perché JPMorgan, Bank of America e Morgan Stanley stanno sviluppando robo-advisors in grado di anticipare i trend di mercati e prodotti.
A oggi né i call center umani né quelli robotici sono stati in grado di realizzare il servizio clienti “perfetto”. La lacuna potrebbe essere colmata dai chatbot intelligenti, capaci di apprendere e di modulare le proprie reazioni in base al comportamento e alle reazioni del cliente che hanno di fronte.
L’intelligenza artificiale può aiutare a risolvere diversi problemi e apportare molte migliorie nelle funzioni aziendali. Per esempio, può scrivere contenuti standard, sostituendo i produttori di disclaimer e comunicazioni di servizio, o interpretare testi e dunque implementare le funzioni basic del supporto legale. Ancora, può analizzare le montagne di informazioni nascoste nei big data, aiutando il management a trovare in maniera tempestiva e precisa le informazioni utili a prendere decisioni efficaci. Gli algoritmi intelligenti possono poi rendere automatizzabili, con enormi risparmi in termini di costo, tutti i processi di back-office e client-facing, e possono analizzare i dati e proporre o eseguire risposte intelligenti, usando le capacità predittive per identificare i problemi prima che si verifichino.
L’intelligenza artificiale appare sempre più indispensabile per garantire la protezione dei dati, una priorità assoluta per gli istituti finanziari: chip e software interconnessi, in grado di scambiarsi dati e informazioni, infatti, sono molto vulnerabili. Basti pensare che secondo la dodicesima edizione del rapporto Clusit, i cyberattacchi “gravi” sono aumentati del 240% dal 2011 al 2017.
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