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Europa unita nel monitoraggio e gestione del rischio di credito

Da novembre sette Paesi della zona euro, tra cui l’Italia, condivideranno le informazioni sui soggetti mutuari per incrementare la conoscenza dell’entità e della qualità del debito per coloro che operano all’interno dell’Unione Europea

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L’unione fa la forza. E’ questa l’idea delle centrali rischi dei principali Paesi europei (fra cui l’Italia) hanno stilato un memorandum d’intesa per migliorare l’attività di monitoraggio e gestione del rischio di credito. Il documento, sottoscritto ad aprile e che inizierà a trovare applicazione da novembre, servirà per incrementare la conoscenza dell’entità e della qualità del debito di vari soggetti (fra cui privati, imprese, enti pubblici e organizzazioni) che operano all’interno dell’Unione Europea. Attualmente i paesi ad aver sottoscritto l’accordo sono Italia, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Portogallo e Austria, ma a partire dal 2012 aderiranno anche Repubblica Ceca e Romania.Da novembre, quindi, le centrali rischi di questi paesi potranno arricchire la propria banca dati con informazioni provenienti dalle analoghe istituzioni europee. In questo modo società finanziarie, banche centrali e autorità di vigilanza potranno ottenere una completa ricognizione dell’indebitamento dei soggetti mutuari (residenti e non) che hanno ottenuto finanziamenti sia dalle banche nazionali che dagli altri istituti europei. Le informazioni, archiviate e trattate con riservatezza, saranno aggiornate mensilmente, ad eccezione della Germania la cui centrale debiti dispone solamente di dati trimestrali.

Cos’è la Centrale Rischi

È un sistema di raccolta nel quale sono archiviate le informazioni sulla solvenza dei clienti delle banche. In altre parole si tratta di un archivio nel quale vengono inseriti i dati di tutti coloro che risultano esposti con la banca per affidamenti oltre una certa soglia e di coloro che risultano incapaci di far fronte ai debiti verso il sistema bancario per qualsiasi tipo di finanziamento, cioè di coloro che vengono dichiarati “insolventi”. Queste informazioni sono rese disponibili per i soggetti finanziari (cioè le banche) per la valutazione dell’affidabilità di chi richiede un prestito di qualsiasi genere ed in questo modo il sistema bancario tende ad escludere dall’accesso al credito coloro che vengono ritenuti dei “cattivi pagatori”. La centrale rischi italiana è costituita presso la Banca d’Italia. Fonte: Codacons