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Calciomercato Finanziario, Zanetti lascia i vertici del Bologna

Il proprietario della Segafredo Zanetti lascia la presidenza del club che ha salvato dal fallimento, ma resterà socio. Via anche i collaboratori Luca Baraldi e Stefano Trombetti. Troppe divergenze e comportamenti ambigui: “Non siamo in grado di svolgere quanto merita il Bologna FC”

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Un mese da presidente del Bologna Fc. Massimo Zanetti, il proprietario della Segafredo Zanetti che lo scorso dicembre, assieme a un gruppo di imprenditori, aveva salvato dal fallimento la società rossoblu ha deciso di farsi da parte. Troppe le divergenze all’interno della società, ma anche i comportamenti della stampa locale hanno portato il neo presidente del Bologna a rassegnare le proprie dimissioni. Insieme a Zanetti, che comunque rimarrà socio del club ma al di fuori del Cda, fanno un passo indietro anche l’amministratore delegato, Luca Baraldi, e Stefano Trombetti, collaboratore dell’ormai ex presidente. “È con profondo rammarico che – unitamente ai miei – mi vedo costretto a rassegnare le dimissioni da presidente e consigliere di amministrazione della nostra gloriosa società. Contestualmente – conferma Massimo Zanetti in una nota – pur rimanendo socio, ho rassegnato le dimissioni anche da Consigliere di Amministrazione di Bologna 2010. L’ormai ex presidente spiega poi i motivi della propria scelta: “Ben sapendo che in questi pochi giorni di lavoro dall’insediamento nelle rispettive cariche si è fatto solo il bene del Bologna FC, che ha già beneficiato di un positivo impatto nella riduzione dei costi, avendo riscontrato sia divergenze sugli aspetti finanziari sia ambigui comportamenti nell’ambiente interno ed esterno alla società, ivi inclusa certa stampa locale, prendo atto che io ed i miei collaboratori non siamo in grado di svolgere in maniera soddisfacente quanto merita il Bologna FC. “Al futuro Presidente, certo che avrà maggiori capacità gestionali rispetto a noi, auguro ogni successo così come auspico per la lodevole iniziativa progettata da Bologna 2010”.

Credits Images:

Massimo Zanetti