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Buy Now Pay Later: piace solo a un italiano su dieci
Nonostante la rapida evoluzione dell’opzione alternativa di pagamento e finanziamento, il modello è ancora agli inizi: appena il 39% degli abitanti della Penisola lo conosce
Il mercato dei sistemi di pagamento Buy Now Pay Later ha registrato una crescita significativa nel 2021 e si prevede raggiungerà un valore di transazioni globali di 680 miliardi di dollari entro il 2025. Eppure, secondo i dati dell’11° Rapporto sulle tendenze dei mezzi di pagamento di Minsait Payments, questa opzione mostra ancora bassi livelli di consapevolezza e di utilizzo in Europa e in Italia, con l’eccezione del Regno Unito (dove raggiunge il 69% della popolazione in termini di consapevolezza, mentre il suo utilizzo si estende al 29%). Secondo i dati di Minsait, infatti, in Italia, appena il 39% degli abitanti è a conoscenza di questo nuovo sistema e la percentuale di chi lo usa è solo del 10%. Percentuali peraltro in linea con il comportamento mostrato da altri Paesi europei come Spagna e Portogallo.
Nel frattempo, la concorrenza intorno a questi servizi BNPL si sta intensificando. Sempre più grandi aziende tecnologiche, piattaforme di e-commerce e fintech le incorporano nella loro proposta di valore. È il caso di Apple, che ha recentemente annunciato l’integrazione della nuova funzionalità Apple Pay Later nel suo portafoglio digitale, unendosi ad altre aziende tecnologiche come PayPal e Amazon USA, che permettono ai loro clienti di effettuare questi pagamenti flessibili. Tuttavia, la differenziazione ancora limitata tra le aziende che forniscono questi servizi, il cui modello si basa essenzialmente sulla possibilità di suddividere i pagamenti in parti uguali e sulla possibilità di pagare in un secondo momento, sta spingendo molte di esse a cercare di differenziarsi attraverso l’ingresso in nuovi settori come quello dei viaggi, delle assicurazioni, della sanità o del commercio B2B. Alcuni si stanno spingendo oltre e stanno iniziando a esplorare la compatibilità della tecnologia blockchain e delle criptovalute con il sistema BNPL. Di fronte a questa espansione e al suo conseguente impatto sui pagamenti e sui prestiti tradizionali, gli istituti finanziari si trovano di fronte al bivio strategico di respingere un’altra sfida fintech o di entrare in questo nuovo spazio competitivo, secondo Minsait.
Il settore bancario deve agire rapidamente per evitare il rischio che specifici fornitori di servizi BNPL (Klarna, Affirm, Afterpay, ecc.) si approprino di un’attività, il finanziamento, finora nelle loro mani, secondo Minsait. La proliferazione di questi fornitori di servizi BNPL e l’erogazione di credito al consumo sono stati resi possibili anche da un vuoto legislativo, sebbene la richiesta di controlli normativi sia in crescita. Paesi come il Regno Unito stanno già adottando misure per mitigare il rischio di sovraindebitamento dei consumatori.
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Alcuni istituti finanziari con programmi di carte di credito ben consolidati si stanno muovendo rapidamente per creare i propri programmi BNPL. Infatti, piuttosto che vedere BNPL come una minaccia per i ricavi dei programmi di carte, vedono il nuovo metodo di pagamento come una chiave per la fidelizzazione dei clienti e un’opportunità per far entrare i clienti delle carte di debito nell’arena dei finanziamenti. Secondo Minsait Payments, con l’entrata in vigore della normativa, si prevede che altre banche aderiranno attraverso partnership, acquisizioni o soluzioni proprietarie. Con una base di clienti di decine di milioni, le grandi banche hanno poco da perdere e molto da guadagnare lanciando la propria versione dei popolari programmi BNPL. Il rapporto di lunga data con i titolari di carta consente loro di presentare le opzioni BNPL nel momento giusto del ciclo di vita del cliente (ad esempio, offrendo BNPL per i nuovi mobili a un cliente che ha appena acquistato una casa e contratto un mutuo), piuttosto che cercare di convincere l’acquirente durante l’acquisto.
Ovviamente, è anche importante riflettere sulla necessità di potenziare l’attività di finanziamento contestuale senza incidere negativamente sull’attività dei prestiti al consumo e delle carte di credito. Tuttavia, gli esperti ritengono che l’ascesa delle fintech specializzate in BNPL renda necessario che gli istituti finanziari compiano passi avanti per preservare la continuità dei pagamenti dei loro clienti. Le banche possono anche sfruttare le relazioni esistenti con gli esercenti per costruire una proposta di valore che vada bene per tutte le parti. Inoltre, man mano che i loro programmi BNPL si espandono, combinando dilazioni di pagamento con interessi e senza interessi a seconda della durata scelta, saranno in grado di combinare la ricchezza di dati sui clienti che già raccolgono con ulteriori dati sulle transazioni BNPL e sulla performance dei prestiti (tradizionali e BNPL) nel tempo. Nella misura in cui le banche sono integrate nell’intero processo di acquisto, hanno maggiori probabilità di competere con i fornitori di servizi BNPL come Klarna, PayPal o Affirm, che si stanno anch’essi evolvendo verso un modello di Super-App con l’obiettivo di diventare l’unico punto di vendita da cui offrire ai consumatori un’esperienza integrata e personalizzata di acquisto, servizi finanziari e pagamento.
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