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Un’infografica racconta le start up d’Italia

Una fotografia della digital innovation nel nostro Paese realizzata da Ibm e dall’italiana Talent Garden

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Trecentoventinovemila tweet, 140 mila utenti unici e 1 miliardo di impression generate: questi i numeri dell’indagine realizzata dal Marketing Digital Lab di Ibm Italia e da Talent Garden – start up italiana, divenuta il più grande network europeo di co-working focalizzato sul digitale – con l’obiettivo di analizzare il dibattito social che ruota intorno all’innovazione e al mondo delle start up.

IL QUADRO. A emergere è la fotografia di un universo dinamico che esprime il forte livello di coinvolgimento intorno all’innovazione digitale e al canale social che meglio sa favorirlo. Tre i macrotemi cui è possibile ricondurre le centinaia di migliaia di tweet indagati. Il primo chiama in causa gli Open Data e, in ambito normativo e finanziario, il ruolo abilitante atteso dalle Istituzioni di cui si avvertono il distacco e i ritardi. Un secondo filone individua invece il mercato emergente della sharing economy che spinge alla rivisitazione del modo di lavorare e fare business, mentre l’ultimo aggregato evidenzia il grado di attenzione alla digital economy da parte degli protagonisti dell’information technology che scendono in campo con programmi e tecnologie specifiche.

L’Italia delle start up

DIFFERENZE DI GENERE. Spazio, in sede di analisi, anche alle differenze di genere e al dato geografico. Mentre gli uomini, ben rappresentati con un 72% di conversazioni rilevate, si concentrano più su temi legati ad aspetti tecnici e finanziari, le donne dimostrano maggiore propensione ad argomenti come la condivisione, la creatività e il design. Entrambi vivono in maggior misura a Milano, seguita da Roma e, con un distacco percentuale via via significativo, in centri come Torino, Brescia, Napoli, Venezia, Bologna, Trento, Pisa o Modena.

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© Thikstock/Vladgrin