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Tasse, finiremo di pagarle il 23 giugno. Proprio come nel 2014

Nessun effetto dalla riduzione delle tasse, il bonus da 80 euro aiuta chi guadagna meno di 24 mila euro. La Cgia di Mestre racconta così la giornata degli italiani: 228 minuti al lavoro per il fisco, 252 per sé

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Altro che riduzione delle tasse: non cambia il Tax Freedom Day per il 2015. Appuntamento per gli impiegati italiani al 23 giugno, il primo giorno libero da vincoli e imposizioni come hanno calcolato la Cgia di Mestre e Corriere Economia.

Il conto per il contribuente tipo, dunque, resta di 173 giorni di lavoro all’anno per pagare le tasse arrivate al picco del 47,5%.

NOTTI MAGICHE. In 25 anni, dal 1990 dunque, gli italiani hanno perso due settimane di tranquillità: in quell’anno si finirono di pagare le gabelle l’8 giugno, proprio il giorno dell’inizio dei Mondiali di calcio in casa.

Nessun cambiamento rispetto al 2014, mentre il bonus da 80 euro anticiperà la “liberazione” dei redditi sotto i 24 mila euro: dal 14 maggio 2014 al 13 per quest’anno grazie ai 960 euro in arrivo (l’anno scorso erano stati 640 per la partenza a maggio).

TUTTE LE TASSE MINUTO PER MINUTO. Molto interessante è anche guardare al conto “orario”: 252 minuti al giorno gli italiani lavorano per se stessi, contro i 228 da sacrificare allo Stato e non solo.

Perché a fronte dei 112 minuti lavorati per pagare l’Irpef, 44 servono per i contributi, 33 per l’Iva, 18 per le tasse locali (costate nel 2014 un giorno in più rispetto alle previsioni), 13 per le accise e 8 per altreimposte varie.

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