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Tassa di possesso: che cos’è, quanto ci costa e dove la si può pagare

Il caro vecchio bollo auto è un appuntamento immancabile per chiunque abbia una macchina o una moto. Ecco come calcolare l’importo

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Oggi si chiama “tassa di possesso” ma dietro c’è sempre lui, il vecchio bollo. Un tempo si chiamava tassa di circolazione ma le è stato cambiato nome per far capire meglio ai contribuente che a esser tassato non era l’utilizzo dell’auto ma il suo possesso, altrimenti sarebbe bastato chiuderla in garage per chiudere qualsiasi questione col fisco. Così non è.

Tassa di possesso: a chi va pagata

La tassa di possesso è una tassa regionale, cioè l’incasso spetta alle regioni, le quali hanno delegato la gestione all’Aci, l’Automobile club d’italia, eccezion fatta per quelle a statuto speciale in cui la gestione è affidata agli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate. È così dal 1999. Prima, era una tassa nazionale e, come tale, rientrava nell’ambito di pertinenza del ministero delle Finanze.

La devono pagare i proprietari di tutte le vetture iscritte nel Pra, il Pubblico registro automobilistico italiano, e anche gli intestatari di veicoli non iscritti nel registro, come i ciclomotori. La tassa grava sulla persona che risulta l’ultimo titolare del mezzo alla sua scadenza. Il primo bollo si paga nel mese di immatricolazione dell’auto, a meno che l’acquisto non sia avvenuto negli ultimi dieci giorni, nel qual caso la scadenza slitta al mese successivo.

La tassa di possesso: come calcolarne l’importo

Il bollo, uno dei balzelli più odiati dagli italiani, porta nelle casse delle regioni italiane circa 5 miliardi di euro l’anno. Per gli automobilisti non è semplice capire quanto bisogna pagare. La tassa, infatti, non è uguale ma per tutti ma varia a seconda della potenza del motore, misurata dal numero di cavalli, e dell’impatto ambientale. Una vettura potente e inquinante pagherà di più un’altra di cilindrata inferiore e meno inquinante. Il numero di cavalli della propria autovettura lo si può ricavare dal libretto di circolazione.

Si parte dalle auto Euro 0, con emissioni molto inquinanti. Il bollo di queste vetture sarà uguale 3 euro per cavallo, sotto i 100 kw, e 4,50 per quello con più di 100 cavalli. Le auto Euro 1, 2 e 3 pagano progressivamente di meno, fino ad arrivare a quelle Euro 4,5 e 6, i cui proprietari pageranno 2,58 euro per cavallo, se la macchina ha meno di 100 cavalli, oppure 3,87 euro per kw se la potenza del motore supera questa soglia.

Una volta capito cos’è e a quanto ammonta la tassa di possesso, non resta che pagarla. Lo si può fare presso gli uffici dell’Aci, i tabaccai, gli uffici postali, le agenzie di pratiche auto e oppure online.