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Stati Uniti, il mercato dell’auto non conosce crisi

Dal Salone dell’auto di Detroit arrivano solo segnali positivi e, dopo due anni di crescita a due cifre, i costruttori sono pronti a scommettere anche sul 2012

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Il mercato dell’auto in crisi? Niente affatto, almeno oltreoceano dove negli Stati Uniti le vendite delle quattro ruote registrano da due anni incrementi a due cifre (+11,5% nel 2010 e +10% nel 2011) e, anche pr quest’anno, si prevede una crescita con vendite tra i 13,5 e i 14,5 milioni di vetture vendute (nel 2011 sono state 12,8). Con queste premesse si apre l’edizione 2012 del Salone dell’auto di Detroit (9-22 gennaio) dove i più grandi marchi automobilistici internazionali presenteranno oltre 40 novità a livello mondiale. Sono molti i costruttori che guardano con fiducia al mercato statunitense, il secondo al mondo per domanda di auto; fra questi ci sono gli europei che possono contare sulle nuove preferenze dei consumatori americani, più inclini a scegliere vetture compatte rispetto al passato. Ma il 2012 sarà soprattutto l’anno delle conferme per i colossi americani che, dopo due anni di crisi, sono tornati ad assumere posizioni di primo piano a casa loro, come dimostra la probabile riconquista della leadership mondiale nel 2011 da parte di General Motors a danno di Toyota, o il superamento di due milioni di vendite da parte di Ford negli Usa, come nel 2007. Senza dimenticare Chrysler che, italianizzata da Fiat, presenta percentuali di crescita nelle vendite superiori rispetto alle altre concorrenti di Detroit. Inoltre, grazie all’alleanza con la casa torinese, Chrysler dispone ora anche della tecnologia e del know how che le permettono di occupare quel segmento delle vetture compatte in cui prima era assente e che invece dopo la crisi e l’aumento del petrolio e della benzina presenta i maggiori margini di crescita negli Stati Uniti.