Shopping (online), quanto ti amo

Gli italiani si confermano un popolo di amanti dello shopping, tanto da non rinunciarvi nemmeno in tempi di crisi. Cambiano solo le modalità. Addio portafoglio troppo pesante, lunghe code e mariti da trascinare: carta di credito alla mano, ora lo shopping si fa comodamente seduti davanti al proprio pc o tramite smartphone. In Italia, solo nel 2011, l’eCommerce è cresciuto del 20%, lasciando dietro di sé la crisi economica e toccando quota 8 miliardi di euro. Un tasso di crescita maggiore rispetto a quello dei mercati online dei cugini francesi (+12%), di Regno Unito (+10%), Germania (+10%) e Stati Uniti (+11%). I web shopper italiani sono soprattutto persone residenti al Nord (60%), seguiti da chi vive nel centro Italia (25%) e al Sud (15%): in totale circa 9 milioni, ovvero quasi 1 persona su 3 che naviga in Internet utilizza la rete anche per gli acquisti.Ma cosa si compra online? Soprattutto capi d’abbigliamento (+38%), ma anche prodotti di editoria, musica e audiovisivi (+35%), informatica ed elettronica (+22%) e grocery (+17%). Se la vendita di prodotti aumenta del 24%, anche i servizi sono sempre più richiesti: crescono del 18% spinti dalle vendite di coupon e assicurazioni (+22%) e dal turismo (+13%), settore che da solo vale la metà delle vendite online in termini di quote mercato.E gli italiani sono disposti a spendere sempre di più per l’eCommerce: la spesa annua per acquirente si attesta intorno ai 1.050 euro, in aumento del 9% rispetto ai 960 euro del 2010, nonostante cali del 6% lo scontrino medio. La mania dello shopping sembra non avere freno nemmeno sullo smartphone: nel 2011 il mobile Commerce triplica la crescita e supera gli 80 milioni di euro (ovvero l’1% delle vendite online), grazie alle vendite che avvengono in larga maggioranza tramite iPhone (nell’80% dei casi).I dati, emersi dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano giunto alla decima edizione, si spiegano con i progressi “strutturali” del canale e degli operatori già presenti, ma soprattutto con i nuovi fenomeni che stanno caratterizzando il 2011, primo fra tutti il successo dei siti che vendono coupon.