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Rialzo tassi Bce: il mutuo degli italiani aumenterà di 132 euro

L’aumento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea interesserà oltre 2 milioni di famiglia italiane titolari di un mutuo a tasso variabile. I più colpiti al Centro-Sud con aumenti fino a 207 euro

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Primi effetti degli aumenti sul tasso d’interesse disposti dalla Banca centrale europea. Il ritocco al rialzo del costo del denaro (tasso di interesse dall’1% all’1,25%) non peserà solo sulle imprese (Leggi di più), ma peserà anche sui mutui casa a tasso variabile delle famiglie italiane, con un aumento medio di 132 euro per famiglia e picchi da 207 euro. È quanto emerge da uno studio della Cgia di Mestre che, basandosi sui dati della Banca d’Italia e dell’Istat, ha realizzato una tabella di previsioni sugli aumenti (considerando l’importo della rata su un vita residua media dei mutui in essere di 13 anni). L’aumento del costo del denaro interesserà 2.233.000 famiglie italiane titolari di un mutuo casa a tasso variabile. L’aumento medio per famiglia della rata su base annua, sarà di 132,4 €, ma le famiglie più colpite saranno quelle del Centro-Sud con ritocchi al rialzo fino a 207,7 euro stimati per la provincia di Pescara). Fra le province più colpite anche Cagliari (+ 204,9 €), Roma (+203,4 €), Sassari (+ 201,6 €) e Napoli (+198,7 €). Le meno investite dagli aumenti, invece, saranno le famiglie che risiedono nelle nuove province sarde: Carbonia – Iglesias (+29,7 €), Medio Campidano (+23 €) e Ogliastra (+15 €). “Effetti – fa notare il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi – che non tengono conto di ulteriori eventuali aumenti del costo del denaro che potrebbero essere applicati a livello locale dagli istituti bancari”. Scarica la tabella “Stima effetti del caro mutui sulle famiglie italiane”