Notizie più e meno confortanti per l’Italia: il Pil torna positivo dopo due anni di segno meno, ma aumenta anche l’inflazione (come in tutta Europa) e la disoccupazione tra i giovani che sfiora la soglia del 30%. È la fotografia scattata dall’Istat sui conti pubblici e il mercato del lavoro in Italia. Tra le novità positive il Pil che nel 2010 torna positivo dopo la batosta del 2008 e 2009. Il rapporto tra debito pubblico e Pil è salito al 119% (dal 116,1 del 2009). “Sembra tanto – si sottolinea in un servizio del TgLa7 – ma in realtà è impossibile che il nostro mostruoso debito pubblico diminuisca fino a quando i conti pubblici italiani sono in deficit. È come una famiglia che continua a spendere più di quanto guadagna e ogni mese chiede nuovi prestiti”.
Austerity Italia Lo Stato lo scorso hanno ha incassato quasi l’1% in più dell’anno prima ed è riuscito a spendere lo 0,5% in meno. Si è tagliato soprattutto nella pubblica amministrazione dove gli investimenti sono diminuiti del 16,2%. I dipendenti pubblici sono diminuiti (-1%), ma al tempo stesso la spesa per gli stipendi è aumentata di mezzo punto. “Questo significa – si sottolinea nel telegiornale di La7 – che per contenere il costo del pubblico impiego non basta bloccare le assunzioni e pre-pensionare”. Nei conti pubblici influisce anche l’effetto Brunetta (ministro per la Funzione Pubblica): lo scorso anno le spese per consumi intermedi (auto blu, servizi ai ministeri, etc.) sono aumentate solo dello 0,4%, meno dell’inflazione e molto meno rispetto al 2009 (+6,5%).
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, gioisce per questi risultati e sottolinea che “l’Italia sta andando nella giusta direzione”, ma dalla commissione Europea arrivano previsioni che raffreddano gli entusiasmi. Bruxelles stima che l’inflazione italiana quest’anno correrà al 2,2%, un po’ meno della media dell’Unione (2,5%), ma comunque 4 centesimi di punto in più rispetto alla precedente stima. Colpa del caro petrolio e dell’aumento dei generi alimentari (vedi scheda in fondo all’articolo). Ma a preoccupare sono anche le notizie sul fronte della disoccupazione. In generale l’aumento è dello 0,2% rispetto allo stesso mese del 2010, ma la crescita del tasso di disoccupazione giovanile raggiunge il dato record (dal gennaio 2004) del 29,4% in aumento dello 0,5% rispetto al mese precedente (28,9%), e del 2,8% rispetto a gennaio 2010 (26,6%).
Andamento prezzi
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Bene
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Var. % mese
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Var. % anno
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Benzina
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+0,8%
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+11,8%
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Gasolio (trasporti)
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+1,1%
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+18%
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Gasolio (riscaldamento)
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+1,8%
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+17,2%
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Pane
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+0,3%
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+1,2%
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Formaggi
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+0,5%
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+3,7%
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Frutta fresca
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+1,8%
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+2,4%
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Prodotti farmaceutici
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+0,3%
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-1,3%
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Trasporto ferrovie passeggeri
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+1,8%
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+4,0%
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Trasporto aereo passeggeri
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+3,3%
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-7,8%
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Assicurazioni mezzi trasporto
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+0,2%
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+5,9%
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