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Patto banche-imprese: nuove misure di credito per le Pmi

Firmato un accordo tra governo, associazioni di imprese e Abi per assicurare adeguate risorse finanziare alle piccole e medie imprese del nostro territorio. Dieci domande (e risposte) per l’accesso al credito

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Un accordo per assicurare la disponibilità di “adeguate risorse finanziarie per le imprese che, pur registrando tensioni, presentano comunque prospettive economiche positive”. È l’obiettivo della nuova intesa Nuove misure per il credito alle Pmi, firmata oggi a Roma dall’Abi (Associazione bancaria itailana), dal ministro Corrado Passera (Sviluppo e Infrastrutture), il vice ministro Vittorio Grilli (Tesoro), l’Abi e le altre associazioni d’impresa*. L’accordo, che si suddivide in tre tipi di interventi finanziari, vuole “creare le condizioni per il superamento delle attuali situazioni di criticità e una maggiore facilità nel traghettare le imprese verso un’auspicata inversione del ciclo economico”. I tre tipi di intervento:

Operazioni di sospensione dei finanziamenti.In questa campo rientrano la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo, e quella per 12 o 6 mesi della quota capitale prevista nei canoni di leasing “immobiliare” e “mobiliare”.Possono essere ammesse alla sospensione le rate dei mutui e delle operazioni di leasing finanziario che non abbiano già usufruito della sospensione prevista dall’Avviso comune del 3 agosto 2009. Le rate non devono essere scadute da oltre 90 giorni. Sospensione mutui – Nuove misure Pmi

Operazioni di allungamento dei finanziamenti.È prevista la possibilità di allungare la durata dei mutui, quella di spostare in avanti fino a 270 giorni le scadenze del credito a breve termine per esigenze di cassa con riferimento all’anticipazione di crediti certi ed esigibili e quella di allungare per un massimo di 120 giorni le scadenze del credito agrario di conduzione.Possono essere ammessi alla richiesta di allungamento i mutui che non abbiano beneficiato di analoga facilitazione secondo quanto previsto dall’Accordo per il credito alle pmi del 16 febbraio 2011. Possono essere ammessi all’allungamento anche i mutui sospesi al termine del periodo di sospensione. Allungamento mutui – Nuove misure Pmi

Operazioni per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività.Sono connesse ad aumenti dei mezzi propri realizzati dall’impresa. Anche alla luce delle agevolazioni fiscali previste dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale le banche si impegnano a concedere un finanziamento proporzionale all’aumento dei mezzi propri realizzati dall’impresa.

Nuove misure per l’accesso al credito delle PMI – 10 domande (e risposte)

Le imprese che possono beneficiare delle misure previste nell’accordo sono le piccole e medie operanti in Italia di tutti i settori, definite dalla normativa comunitaria; vale a dire imprese con meno di 250 dipendenti e con fatturato minore di 50 mln di euro, oppure con totale attivo di bilancio fino a 43 mln di euro. Al momento della presentazione della domanda devono essere “in bonis”, ossia non devono avere nei confronti dalla banca “sofferenze”, “partite incagliate”, “esposizioni ristrutturate” o “esposizioni scadute/sconfinanti” da oltre 90 giorni.

Le banche si impegnano a fornire una risposta di norma entro 30 giorni. Nel caso l’impresa non abbia ritardati pagamenti, le domande per sospensione della rate di mutui, dei canoni di leasing e di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve per sostenere le esigenze di cassa si intendono ammesse dalla banca, salvo esplicito rifiuto.Le banche che decidono di aderire all’accordo lo comunicano all’Abi, impegnandosi a renderlo operativo entro 30 giorni. Le richieste dovranno essere presentate dalle imprese entro il 31 dicembre 2012. Le domande di allungamento dei mutui che a questa data dovessero essere ancora in sospensione potranno essere presentate entro il 30 giugno 2013.

*Alleanza Cooperative Italiane (che riunisce Legacoop, Confcooperative, AGCI); Assoconfidi, CIA, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confindustria, Rete Imprese Italia (che riunisce Cna, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, Casartigiani).