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Patrimoniale ai più ricchi, Camusso incalza Tremonti
Il segretario Cgil chiede una patrimoniale per i redditi da 800mila euro in su e accusa il ministro dell’Economia di voler “proteggere solo quella piccola parte che è il 10% del Paese e che detiene il 45% della ricchezza nazionale”
Risanare il Paese chiedendo uno sforzo ai più ricchi, coloro che detengono un patrimonio di almeno 800.000 euro di finanze nette. È la proposta del segretario Cgil, Susanna Camusso, che chiudendo la manifestazione della Fillea Cgil di Roma e Lazio, rilancia l’idea di una patrimoniale, in media l’1% per le famiglie con finanze nette per 800mila euro, che potrebbe generare un gettito di circa 18 miliardi l’anno. “Se noi – spiega la Camusso – chiedessimo a queste famiglie una tassa piccolissima di 1000 euro, a loro non cambierebbe nulla e farebbe bene a tutti”. Giulio Tremonti, però, è stato chiaro. Nel corso del programma In mezz’ora, il ministro dell’Economia ha ribadito che la soluzione per la finanza pubblica in Italia non è tassare di più, “non sarebbe una cosa buona per il Paese. Un governo che ha tolto l’Ici sulla prima casa – ha aggiunto – ha evidentemente una politica diversa” rispetto a una patrimoniale. Il segretario Cgil, però, ribatte che “sul lavoro dipendente nuove tasse sono state già introdotte a cominciare dall’aumento dell’inflazione che è di per sé già una tassa”. Il no del ministro, dunque, dice alla Cgil che “non si vuole pensare alla gran parte del Paese ma che si vuole proteggere solo quella piccola parte che è il 10% del Paese e che detiene il 45% della ricchezza nazionale”.