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La metà del mondo appartiene classe media. È la prima volta nella storia

I poveri sono scesi dai 2 miliardi del 1990 ai 700 milioni di oggi. Ma rimane il problema di distribuzione della ricchezza

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Non tutti i mali vengono per nuocere. Probabilmente solo in pochissimi l’avrebbero detto, ma la crisi scoppiata nel 2008 ha generato anche un vantaggio: per la prima volta nella storia, metà degli abitanti del mondo è diventata classe media. Se prima del 2010 coloro che potevano permettersi un elettrodomestico, un’auto, una vacanza, degli svaghi e che non rischiavano di precipitare nel baratro alla prima difficoltà economica erano una minoranza. Dal settembre 2018, invece, secondo gli economisti della Brookings Institution, sono più di un abitante della Terra su due. Certo i poveri ci sono ancora e sono tanti. Ma sono in calo. Nel 1990 due miliardi di individui vivevano con meno di 1,90 dollari al giorno: oggi gli individui costretti a vivere in condizioni di assoluta miseria sono scesi a 700 milioni. In una popolazione pari a 7,7 miliardi di uomini e donne, dunque, meno di una persona su dieci è davvero povera. Anche in Africa, il continente più disagiato in assoluto, dal 2000 al 2018, i poverissimi sono calati dal 60 al 41,4% della popolazione. E in Asia, se all’inizio del secolo erano il 40%, oggi in Cina sono praticamente scomparsi e in India sono scesi al 16%. E non è finita qui: rispetto al 1990, il tasso di mortalità è dimezzato e oggi nove persone su dieci sono in grado di leggere e scrivere.

Non si può dire, però, che la classe media oggi navighi nell’oro, anzi. In Occidente gli anni dal 2010 al 2019 sono stati un periodo difficile, in cui il cittadino medio ha avuto un reddito stagnante, ma la situazione a livello globale è migliorata. Anche per i Paperoni: se nel 2009 c’erano 793 miliardari (in dollari), ora ce ne sono 2.153. E il vero problema rimane proprio la distribuzione delle ricchezze. Se il 50% meno ricco dell’umanità oggi detiene il 12% del Pil globale, l’1% più ricco possiede, da solo, metà della ricchezza mondiale.

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Foto di Brian Merrill da Pixabay