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Moto Morini riparte con Rebello 1200 Giubileo

Lo storico marchio bolognese rinasce dal fallimento, al via un’asta online per i diritti d’opzione di 600 esemplari unici e numerati, un modello che celebra i 75 anni dell’azienda di Casalecchio

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L’avevamo lasciata a metà luglio 2011 quando, dopo una prima asta andata deserta, Moto Morini era passato nelle mani di una cordata guidata da Sandro Capotosti (fondatore ed ex presidente di Banca Profilo) e Ruggeromassimo Jannuzzelli (ex presidente e ad del gruppo Camuzzi). Oggi il celebre marchio dell’aquila d’oro torna in pista e lo fa partendo dal web. Da oggi, giovedì 15 marzo, Moto Morini ha lanciato un’asta online che garantirà ai vincitori di garantirsi un’opzione di acquisto per uno dei 600 esemplari numerati e catalogati della Rebello 1200 Giubileo, una versione speciale del modello del 1965 (Rebello 1200) che celebra i 75 anni di vita dell’azienda di Casalecchio di Reno. Da oggi e per 30 giorni (fino al 14 aprile), dalle 10 alle 17, sarà possibile fare la propria offerta sul sito www.motomorinimotorcycles.eu per il ‘coupon di prenotazione’ della moto che verrà consegnata entro il 2012. Ogni giorno verranno messi a disposizione 20 coupon per le 20 migliori offerte, ma ogni giorno sarà possibile partecipare nuovamente al concorso (ogni giorno è possibile una sola offerta per nominativo, senza limite minimo di prezzo, ma con limite massimo di 13.900 euro che sarà il prezzo di vendita della moto al pubblico in Italia, tasse comprese).Ma qual è la moto? Per scoprire la nuova versione della Rebello 1200 Giubileo bisognerà attendere qualche giorno: quotidianamente, contemporaneamente all’asta, verrà scoperta una delle trenta tessere del puzzle che rivelerà l’immagine completa della nuova moto. La scheda tecnicaObiettivi. L’obiettivo è realizzare 1000 moto entro il 2012; dopo la ‘Rebello Giubileo’ saranno riproposti online il ‘Corsaro veloce’, lo ‘Scrambler’ e il ‘Gran Passo’. A pieno regime, nel 2016, Moto Morini prevede 5mila moto con un fatturato di 60 milioni e cento dipendenti, quasi il triplo dei 36 che il prossimo mese torneranno nella sede di via Porrettana per riprendere la produzione.