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Legge anticorruzione: tutte le novità

Pene inasprite per corruzione e concussione, ma anche sconti per i “pentiti delle mazzette” che collaborano con la giustizia. Ampliata la punibilità del falso di bilancio

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La legge anticorruzione passa in Parlamento. La maggioranza ha finalmente raggiunto un accordo sul testo riprendendo, in parte, il disegno di legge presentato da Pietro Grasso.

Tra i nodo più discussi, spicca il falso di bilancio che era stato depenalizzato nel 2002. Il nuovo testo accantona la procedibilità per querela di parte, stabilendo che sarà possibile procedere sempre d’ufficio.

Eliminato anche il limite del 5%: se il Parlamento approverà il nuovo testo, saranno dunque punibili per falso di bilancio anche le aziende più piccole, fermo restando il principio che tiene conto della dimensione dell’impresa e della rilevanza del fatto.

NUOVI LIMITI. Inasprite, inoltre, le pene previste per corruzione e concussione: nel primo caso, il lasso di anni non varierà più dai quattro agli otto anni, bensì dai sei ai dieci. Non solo: se a oggi le persone colpevoli di reato di corruzione erano allontanate dalla pubblica amministrazione e dalla partecipazione agli appalti per tre anni, il testo innalza il tempo di esclusione a cinque anni.

Quanto invece al reato di concussione, le pene potranno superare il vecchio limite degli otto anni, spingendosi fino a 10 anni. Inoltre, nella rosa dei punibili per concussione entreranno anche tutti i gli incaricati e i funzionari pubblici (ma anche medici, notai…) che, sotto le spoglie dell’ufficialità, costringono di fatto il cittadino ad agire contro la sua volontà, sulla base di violenze e minacce.

NIENTE SCONTI. Infine, in generale, tutti coloro che sono stati condannati per concussione, corruzione o peculato, perderanno il lavoro se la pena comminata è di due anni di reclusione (contro il precedente minimo ditre anni).

La legge prevede però degli sconti, da un terzo fino a metà della pena, per chi collabora con la giustizia. Non si sono prese invece decisioni per le prescrizioni, essendo già in corso un’ampia discussione in materia a Montecitorio.

Il Parlamento forse ci sta prendendo un po’ di tempo, ma è meglio attendere un mese di più e avere una buona legge», ha commentato il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone, «l’importante è che si faccia perché ci sono molte cose su cui intervenire, tanti temi sul campo. Abbiamo la necessità di avere una legge organica, che riguardi gli aspetti processuali, i fenomeni di collaborazione, una legge che preveda anche una buona norma sul falso in bilancio. Insomma, l’importante è che questa legge venga varata e tecnicamente ben fatta».

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Raffaele Cantone, presidente dell'Authority anticorruzione© veDrò - l'Italia al futuro