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La crisi presenta il conto: nel 2009 persi 9,8 mld di euro
Per Mediobanca il fatturato delle aziende ha registrato un calo del 16,5% rispetto al 2008. In netto calo occupazione e investimenti, ma nel 2010 i segnali di ripresa sono incoraggianti
Con quasi 10 miliardi di euro andati in fumo il 2009 può essere facilmente archiviato come l’anno più nero per le aziende italiane dall’inizio della recente crisi economica: lo scorso anno le imprese hanno registrato un calo complessivo del risultato netto pari al 36,7% rispetto all’esercizio 2008 con un fatturato che in generale è sceso del 16,5%. E’ quanto emerge dall’indagine condotta dall’ufficio studi di Mediobanca su 2025 società italiane di grande e media dimensione. Tra i settori più colpiti dalla recessione si inserisce il manifatturiero che, rispetto al 2008, ha perso circa il 17,2% del fatturato, mentre il terziario, meno esposto alle turbolenze del contesto internazionale, ha visto i ricavi calare del 2,4%. L’export italiano ha sofferto maggiormente gli effetti della crisi con un calo delle esportazioni rispetto al fatturato domestico (ad esempio le vendite all’estero del manifatturiero sono calate del 19,3% contro un -15,7 fatto segnare in Italia). Anche i prodotti “made in Italy” per eccellenza hanno sofferto nel 2009, ma con un calo inferiore alla media: l’abbigliamento e il commercio di pelli e cuoio hanno registrato un calo rispettivamente del 9,6% e dell’11,6%, mentre l’alimentare si avvicina ai livelli del 2008 (-1,1% le bevande, -0,4% il conserviero, -0,8% il dolciario). Variazioni positive, invece, per la cosmetica e la farmaceutica (+3,3%), le imprese di costruzione (0,3%) e la distribuzione al dettaglio (+1,5%). In generale le medie imprese hanno saputo reggere meglio all’urto (-16,3%) rispetto alle aziende medio-grandi (-19,3%).In riduzione nel 2009 anche gli investimenti, calati a 24,2 miliardi di euro (-20% rispetto al 2000) e scesi in tutti i settori a eccezione della media impresa, ai minimi del decennio. In picchiata gli investimenti delle società italiane a controllo estero: -34% tra il 2008 e il 2009. Tutto questo ha comportato un calo anche nell’occupazione: nel 2009 i posti di lavoro persi nell’industria e nel terziario sono stati 36.567 (-2,7%).Il peggio, però, sembra essere alle spalle: nei primi sei mesi di quest’anno – relativamente ai dati pubblicati dalle società quotate del campione di Mediobanca – fanno intuire segnali di ripresa: nel manifatturiero il fatturato ha recuperato in un semestre circa un terzo delle flessioni registrate nel 2009 (+7%), mentre i margini operativi hanno recuperato due terzi del deterioramento reddituale subito nel 2009. Il settore energetico, grazie alla ripresa dei prezzi di vendita del petrolio, ha recuperato circa il 20% in termini di fatturato e il 25% quanto a margini, ritornando così ai livelli pre-crisi.