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Il lusso? Io lo affitto
Noleggiare auto sportive, gioielli, borse, jet su Internet o prenderli semplicemente in prestito in club esclusivi. Basta poco per vivere da milionari secondo la nuova filosofia del lusso che, partita dagli Stati Uniti, ha conquistato l’Europa con l’aiuto del credit crunch
«Noleggiare è cool, è trendy ed è il futuro». Così sintetizza il fenomeno del lusso in affitto Chris Möller fondatore di erento, il più grande sito di noleggio on line. Con un’offerta di oltre 1 milione di beni tra cui un’isola, una Bugatti Veyron e un jet da combattimento, erento è pronto a cavalcare quella che si delinea come una nuova filosofia del consumo di alta gamma. Godere dei beni senza possederli. Avere quello che si desidera all’istante senza doverne curare la manutenzione, senza aver bisogno di spazio, senza pensieri. Ecco perché noleggiare un cavallo, un jet privato o uno yacht è una scelta sempre più comune anche per i più benestanti. Si tratta di una moda passeggera o di un fenomeno duraturo? Con quali conseguenze sull’economia e sul mercato del lusso? E come sta cambiando nel tempo? Ne discutiamo con i protagonisti del settore Chris Möller, fondatore di erento, Jeff Boudier, United States general manager della community di noleggio on line Zilok, e Michele Tritto vicepresidente di CircleClub.
La riscossa dei finti miliardari?
«Se un giorno vuoi guidare una Maserati e il giorno dopo una Lotus. Se oggi vuoi uno stile Prada e domani uno Gucci, noleggiare diventa non tanto una questione di risparmio quanto di varietà di scelta. Si tratta semplicemente di consumare in maniera più furba». Ne è convinto Jeff Boudier, Us general manager di Zilok, una comunità on line i cui membri prendono in affitto o offrono beni secondo una logica peer-to-peer. Partita due anni fa in Francia e negli Stati Uniti, Zilok è visitata ogni mese da oltre 300 mila persone ed è stata spesso definita la nuova eBay. Auto sportive, gioielli, vestiti e accessori di alta moda troneggiano tra gli articoli più richiesti per l’affitto on line. «Da sempre noleggiare un bene che si usa raramente è una soluzione migliore rispetto a comprarlo e l’80% di ciò che abbiamo ci serve meno di una volta al mese. Quello che stiamo facendo è superare l’ultimo ostacolo in una rivoluzione nel lusso: rendere il noleggio “cool” e non più “cheap”» racconta Boudier. Leggendo il blog della community sembra che funzioni, affittare va sempre più di moda. Il CircleClub, primo circolo in Italia a offrire ai soci la condivisione di auto tra le più belle, jet privati, ville e yacht, ci tiene a sottolineare che non si tratta di “giocare ai finti miliardari” ma di «utilizzare il lusso, senza avere l’onere della gestione di questo o di quel bene» spiega Michele Tritto. «Mettiamo a disposizione dei soci non solo dei beni materiali, ma uno stile di vita fatto di momenti mondani, culturali, associativi che trascendono dall’auto sportiva o dal jet privato. Chi fa parte del club è una persona che per status e inclinazione già conosce o possiede alcuni dei beni che noi offriamo, che interloquisce con i nostri consulenti da “esperto” ed è molto esigente a riguardo del servizio offerto».
Una crisi provvidenziale
In un momento di forte crescita del fenomeno del noleggio del lusso è subentrata la crisi sistemica a mettere in discussione il tenore di vita degli individui. L’effetto della contrazione economica su questo mercato non era scontato e da più parti si invocava un ritorno alla parsimonia che avrebbe potuto incidere negativamente. E invece, mentre i beni di alta gamma sembravano tra i più colpiti dalla crisi (anche per il 2009 è prevista una contrazione del 12,6%, fonte: Osservatorio del lusso, giugno ‘09), a noleggio hanno continuato a crescere. Così il concetto di lusso si è ampliato con le case produttrici che lanciano nuove linee a prezzi più accessibili e i consumatori che trovano nuovi modi di godere dei beni dei loro sogni. Da un lato così si è persa l’esclusività, che è una caratteristica vitale per il lusso, ma dall’altro l’eleganza dipende sempre più dal buon gusto e meno dal portafogli. La possibilità di godere di beni e servizi di alta gamma anche in un momento in cui la propria disponibilità economica è limitata funziona inoltre come un paracadute emotivo. Non dover rinunciare da un momento all’altro a piccoli piaceri a cui si è abituati rende meno traumatici psicologicamente gli effetti della crisi. Infatti alla perdita del denaro si associano paure e angosce profonde legate al timore di non poter più soddisfare i propri bisogni, e momenti di lusso e benessere possono aiutare ad affrontare meglio le avversità. «La crisi si è fatta sentire prima psicologicamente e poi concretamente in quasi tutti i settori» concorda Michele Tritto «I nostri soci hanno tratto notevoli vantaggi dal fatto di riuscire a mantenere uno stile di vita all’altezza delle loro aspettative a costi decisamente accettabili». La possibilità di poter godere del lusso indipendentemente dai titoli di proprietà si è rivelata così importante per i soci che «tante aziende si sono avvicinate al nostro modello e vogliono offrire ai loro manager o clienti come incentivi delle esperienze di qualità targate CircleClub». Il contesto economico delicato si riflette anche sul tipo di beni richiesti, da cui trapela in linea generale la volontà di non ostentare: non è l’anno dei grandi yacht, ma il piacere della guida di un’auto sportiva non conosce crisi.
Il futuro è verde
Vista dall’interno, la dinamica positiva degli ultimi mesi sembra destinata a durare. Möller ne è fortemente convinto: «Il credit crunch è uno dei fattori della crescita del noleggio del lusso, ma non è l’unico. Il trend positivo è cominciato prima della crisi e più le persone sperimentano la possibilità di affittare i beni di alta gamma, più ne sono entusiaste». Il suo ottimismo non sembra immotivato visto che la società da lui fondata in Germania nel 2003 ha aperto siti in altri 16 Paesi in quattro continenti diventando la prima realtà di noleggio on line e quella con la crescita più rapida. Oltre alla gratificazione personale, Möller crede nel valore sociale del suo lavoro: «La crescita del noleggio è un grande stimolo per l’economia». Le compagnie di renting che operano sulla piattaforma Erento ricevono ogni giorno 500 mila richieste per un valore annuo di 500 milioni di euro. Secondo Boudier il fenomeno del noleggio del lusso è anche collegato all’aumento della sensibilità ambientale: chi cerca prodotti di alta gamma è sempre più esigente in fatto di sostenibilità, e l’affitto è perfetto da questo punto di vista. «Il suo impatto sull’economia porta a beni di maggiore qualità, in minore quantità, con più alti livelli di servizio e meno consumismo. Oggi le parole d’ordine sono reusing, reducing, recycling e renting». Il fenomeno del noleggio del lusso si inserisce in questo decalogo permettendo di prolungare la vita dei beni e godere della massima scelta e della più alta qualità senza sensi di colpa. E con un valore aggiunto: Zilok e CircleClub si presentano come community, la dimensione di incontro e di scambio tra le persone ha un ruolo nel loro successo. L’eccellenza diventa patrimonio di una comunità che condivide buon gusto e passioni e ne trae godimento insieme.