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Giro d’Italia al via, un ‘giro’ d’affari da 500 milioni

Dalla prima edizione del 1909, la corsa della Maglia Rosa è crescita sia dal punto di vista mediatico che economico. Oggi vanta decine di sponsor tra i quali Ferrero, Skoda, Banca Mediolanum, Saint Gobain e Adecco, oltre a garantire rendimenti dal 3,6 al 10,25% dell’investimento

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Una macchina organizzativa di duemila persone per tre settimane di gara che, tra sponsor, diritti televisivi, accordi di licenza e contributi degli enti locali, genera ogni anno un indotto pari a 500 milioni di euro. È il Giro d’Italia, la storica corsa a tappe di ciclismo su strada che quest’anno giunge alla 94esima edizione. Dalla prima edizione – quella del 1909 con 8 tappe (2448 km) e 127 concorrenti, di cui solo 49 arrivano alla fase conclusiva – a quella in programma per i 150 anni dell’Unità d’Italia molte cose sono cambiate: sono aumentate le tappe, il numero di team e di partecipanti, è cresciuto l’interesse e, di conseguenza, anche il business della corsa è cresciuto esponenzialmente.Il Giro, organizzato da Rcs Sport – La Gazzetta dello Sport, vanta un seguito di milioni di appassionati in 167 paesi nei 5 continenti. Nel 2010, secondo dati Nielsen, la corsa della Maglia Rosa ha avuto un seguito sulle strade di oltre 10,5 milioni di persone assiepate lungo il percorso e una home reach di 350 milioni di telespettatori in tutto il mondo. Ha inoltre potuto contare su una community di 50 mila fan sui social network e oltre 1 milione di pagine visitate sul sito dedicato alla corsa. Un successo mediatico, ma anche economico visto che permette di ottenere positivi riscontri in ambito economico, turistico, ambientale, socio-culturale e politico, quantificabili in rendimenti compresi tra il 3,65% e il 10,25% dell’investimento.

Anche il marketing si prepara alla partenza

Il valore del Giro d’Italia, però, non è solo quantificabile in termini economici ma anche in termini di visibilità e prestigio che nascono dalla popolarità e dalla tradizione di un evento sportivo fortemente radicato all’interno del nostro Paese. Per questo il Giro può vantare partnership aziendali di lunga durata. Prima fra tutte quella con Ferrero che quest’anno non solo ha confermato per il 15° anno consecutivo la presenza del marchio EstaThé a fianco della corsa, nell’emblema della Maglia Rosa, ma ha raddoppiato l’impegno con il marchio emergente Grand Soleil. Oltre a Ferrero, Skoda, Banca Mediolanum, Saint Gobain e Adecco, che figurano fra i top sponsor, sono circa 50 le aziende che con ruoli diversi hanno deciso di legare il proprio nome a quello del Giro contribuendo in maniera significativa alla crescita della corsa e sviluppando nel contempo una straordinaria azione di crescita del proprio business.

LE CIFRE DEL GIRO

6 Tv nazionali

350 milioni Home reach mondiale nel 2010

71 Tv e radio locali

35 milioni Home reach italiana nel 2010

2065 Giornalisti accreditati nel 2010 di cui 400 stranieri

32 Tv straniere

160 Paesi collegati nei 21 giorni di gara nel 2010

Il 94° Giro d’Italia in breve. La prima tappa dell’edizione 2011, dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è in programma per sabato 7 maggio dalla Reggia di Venaria Reale alle porte di Torino: una cronometro a squadre di 19,3 chilometri che si concluderà ai piedi della Mole. Poi le 21 tappe con l’atto conclusivo che si svolgerà a Milano, domenica 29 maggio, con la cronometro individuale che partirà dal Castello Sforzesco per arrivare in Piazza Duomo. Il Giro quest’anno toccherà 17 regioni italiane su 20, oltre 60 Provincie su 110 e 550 Comuni.

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L'italiano Ivan Basso stringe il trofeo dell'edizione del 93° Giro d'Italia. Quest'anno il corridore non ci sarà per preparsi al Tour de France