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Fmi, previsioni al ribasso: nel 2015 crescita dell’Italia sarà dello 0,4%
Il calo dei prezzi del petrolio e il miglioramento degli Stati Uniti, l’area euro crescerà meno rispetto alle previsioni. Tagliate le stime del Fondo monetario internazionale, riviste al rialzo solo per la Spagna
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Previsioni di crescita riviste al ribasso nell’area euro. Le nuove previsioni economiche del Fondo monetario internazionale tagliano le prospettive di crescita di tutta l’area euro rispetto alle stime dello scorso ottobre. Nonostante il vistoso calo dei prezzi del petrolio e il miglioramento della ferrovia Stati Uniti, la crescita globale, sottolinea l’Fmi, risulta inferiore alle previsioni di tre mesi fa.Nel 2015, quindi, l’area euro dovrebbe crescere solo dell’1,2%, per poi registrare un +1,4% nel 2016; dati di 0,2 e 0,3 punti percentuali inferiori rispetto alle stime di ottobre. In calo anche la Germania, +1,3% quest’anno e +1,5% il prossimo, rispettivamente 0,2 e 0,3 punti in meno delle previsioni precedenti; la Francia, che crescerà dello 0,9 per cento nel 2015 e dell’1,3% nel 2016, rispettivamente 0,1 e 0,2 punti in meno; e l’Italia, +0,4% nel 2015 e +0,8% nel 2016, dopo una contrazione dello 0,4% nel 2014 e dell’1,9% nel 2013. L’unica revisione al rialzo all’interno dell’area euro è per la Spagna, che quest’anno crescerà del 2% (+0,3%) e nel 2016 dell’1,8% (invariato).
MENO AUSTERITÀ E RIFORME PER LA RIPRESA. Il Fondo monetario internazionale raccomanda di “attenuare” l’austerità per favorire la ripresa economica. “Bisogna attenuare il risanamento dei conti in ritmo e composizione, in modo da favorire sia la ripresa che le prospettive di crescita di lungo termine”, in quest’ottica “c’è una forte argomentazione per aumentare gli investimenti in infrastrutture in alcuni paesi”. Per il Fmi “vi è un urgente bisogno di riforme strutturali in molte economie avanzate e nei mercati emergenti” e vi è una “forte necessità di aumentare gli investimenti per le infrastrutture”.
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