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Export: Italia in missione imprenditoriale in Corea del Sud

Oltre 100 partecipanti tra imprese, associazioni e gruppi bancari per stringere nuove partnership in un mercato che presenta grandi potenziali di crescita

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Due giorni per conquistare un mercato dal grande potenziale di crescita, creare importanti partnership in un Paese che – a quattro anni dall’entrata in vigore dell’Accordo di libero scambio con l’Ue – si candida a importante snodo economico, logistico e finanziario del Nordest asiatico. Può essere presentata così la missione imprenditoriale dell’Italia in Corea del Sud, che vede protagoniste 44 imprese, 8 associazioni imprenditoriali e 8 gruppi bancari per un totale di 100 partecipanti. Il prossimo 9 e 10 marzo a Seul i rappresentanti del nostro Paese cercheranno di instaurare le fondamenta per nuovi spazi di collaborazione nei settori automotive, moda, macchine utensili, biomedicale e biotecnologie, epc-engineering, procurement & construction.

La missione è promossa dai Ministeri degli Affari esteri e dello Sviluppo economico ed è organizzata da Confindustria, Ice-Agenzia e Abi, in collaborazione con l’ambasciata a Seoul. La delegazione italiana è guidata dal sottosegretario di Stato agli Affari esteri Benedetto Della Vedova, insieme a Ivan Scalfarotto, sottosegretario di Stato per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Licia Mattioli, presidente del Comitato tecnico per l’Internazionalizzazione e gli investitori esteri di Confindustria, Riccardo Maria Monti, presidente dell’Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e Guido Rosa, presidente del Comitato tecnico per l’internazionalizzazione di Abi.

L’ECONOMIA DELLA COREA DEL SUD. Con un Pil previsto in crescita del 3,2% nel 2016, la Corea del Sud è la 12ª economia a livello mondiale, la quarta in Asia, dopo Giappone, Cina e India e dal 2010 è il sesto Paese per produzione manifatturiera. Al quarto posto nel ranking internazionale “Doing business”, è il primo Paese al mondo per spesa in R&S rispetto al Pil: il 4%, di cui il 76% proveniente da privati. Tra le priorità politiche, quella di trasformare il paese nello snodo economico, logistico e finanziario del Nordest asiatico. Obiettivo che il Governo di Seoul persegue attirando gli investimenti stranieri, tanto che nel 2000 sono state istituite otto zone di libero scambio.

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Una veduta della città di Seul © Getty Images