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Business

Digitalizzazione? Ma se 4 pmi su 10 non hanno un sito Web

Italia a due velocità: il 56% delle piccole e medie aziende ritiene che il web marketing giochi un ruolo importante per lo sviluppo del proprio business, ma tanti ritengono che il 70% della reputazione si crei lontano dalla Rete

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Digitalizzazione, a che punto siamo? Prova a rispondere un’indagine Doxa per Groupon su un campione di 900 pmi. Ne emerge il quadro di un’Italia a due velocità. Rispetto al 2013, infatti, il livello medio di coinvolgimento delle pmi nel digital marketing è più che raddoppiato nel 2017 (dal 27% al 58%) ed è diminuita la quota di chi non utilizza strumenti digitali (dal 44% al 24%). Diminuisce anche la percentuale di chi non ha una strategia di marketing (dal 26% al 17%) e aumenta del 20% la percentuale di chi adotta un mix di mezzi digitali e tradizionali. Insomma, la maggioranza delle imprese italiane ritiene che il web marketing giochi un ruolo importante per lo sviluppo del proprio business; la percentuale è cresciuta del 30% arrivando a quota 56% nel 2017.

C’è, però, anche il rovescio della medaglia: rimane invariata negli anni la percentuale di piccole medie aziende che hanno un proprio sito aziendale: pari sempre e solo al 63%. Il ruolo del web sugli acquisti non è infatti completamente compreso: solo il 50% delle pmi ritengono che il web influenzi fortemente i consumatori nel processo d’acquisto di prodotti e servizi. E tanti pensano che il 70% della propria reputazione si costruisca lontano dalla Rete. Alla base di questa digitalizzazione ancora basica, anche l’età dei manager sembra essere un fattore fondamentale. Mentre i manager più giovani sembrano naturalmente più “geneticamente” in grado di padroneggiare gli strumenti del web marketing, i più maturi confermano un sostanziale disequilibrio tra età anagrafica ed età tecnologica.

Va meglio, per chi è già nel sistema, l’attenzione al mobile: l’81% degli intervistati ha previsto l’ottimizzazione del sito per essere visto correttamente da cellulare e tablet e il 79% considera cruciale il tema della geo-localizzazione. E analizzando i tool digitali utilizzati, si conferma il ruolo leader dei social network (Facebook su tutti), che rappresenta l’89% dell’intero “sforzo” promozionale digitale, sebbene probabilmente ad investimento ridotto e spesso poco consapevole.

«La nostra ricerca, in sintesi, evidenzia che ad oggi, rispetto al 2013, si rileva un’evoluzione della mentalità degli imprenditori italiani: è ormai matura la consapevolezza dell’importanza del web marketing come strumento di visibilità, anche in risposta al mondo connesso in cui vivono i consumatori oggi», afferma Sara Silvestri, Research Executive Doxa. «Tuttavia, non è ancora partita in Italia una fase di digitalizzazione concreta ed effettivamente applicata al business, a causa di barriere culturali ancora radicate e di scarsa conoscenza degli strumenti del mondo digitale».