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Se la digital economy brucia denaro e persone

Nel 2016 Deliveroo ha perso 129 milioni di sterline, esattamente quanto guadagnato dai risotranti. Ma non è l’unica azienda “del futuro” con i conti in rosso

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Deliveroo è in rosso. Anzi, perde esattamente tutto quello che guadagna dai ristoranti che ne sfruttano il servizio. Il bilancio della start up di consegna dei pasti a domicilio nel 2016 ha registrato un rosso di 129 milioni di sterline (144,7 milioni di euro). Le perdite sono cresciute del 300%, nonostante i ricavi siano aumentati del 615% rispetto al 2015 raggiungendo proprio quota 129 milioni di sterline.

Poco male, si potrebbe dire, dato che nel frattempo ha raccolto altri 385 milioni di finanziamenti arrivando a quota 2 miliardi di valore, come sottolinea Le Figaro. Come al solito, l’economia dei round e quella reale non coincidono. D’altronde, Amazon ha costruito il proprio successo lavorando sottocosto grazie proprio all’afflusso di capitali. Per non parlare di Uber, che continua a trovare sostenitori nonostante problemi, scandali sessuali e pure 3 miliardi bruciati negli anni.

Così Deliveroo continua a progettare novità che un’azienda “normale” non potrebbe permettersi. I prossimi progetti portano a una cucina dedicata, nuovi algoritmi per gestire le consegne e funzionalità di intelligenza artificiale, insieme all’estensione del servizio ad altre 12 città in tutto il mondo (sono già 150 in 12 Paesi). Tutto questo permetterà a Deliveroo di allargare e migliorare il proprio servizio, e pazienza se ai fattorini resteranno ancora le briciole della gig economy. La prima mossa per ridurre le perdite, infatti, è stata la riduzione dei compensi ai fattorini…

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