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Consumi ‘sotto zero’, acquisti per Natale al -11%
L’allarme dei consumatori che sottolinea ‘aumenti contenuti’, ma prevede un brusco calo nei consumi a causa della crisi e la conseguente ricaduta sull’occupazione. Sangalli: “Natale non sarà ‘freddo’, consumi in crescita”
Non sarà un felice Natale, almeno per i consumi. A sostenerlo è l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori che, nonostante registri un ‘aumento contenuto’ nei costi, prevede che i consumi sotto le feste si attesteranno al -11%. Il monitoraggio dell’associazione dei consumatori registra un aumento nel costo dei viaggi (tra il +2 e il +4%), fatta eccezione per quelli con destinazione una capitale europea (-2,5%), mentre diminuiscono i costi degli articoli di ultima generazione, soprattutto i lettori mp3 (-8%) e le chiavette usb (-30%). “Nonostante non vi siano notevoli aumenti – afferma Federconsumatori – tutti i segnali lasciano presagire festeggiamenti e consumi ‘sotto zero’. La crisi economica, le sue ricadute sull’occupazione e sul potere di acquisto delle famiglie, infatti, continuano a determinare, anche per questo Natale, un andamento molto moderato dei consumi”.
Confcommercio, il 2012 ‘l’anno della riscossa’Per una ripresa dei consumi bisognerà quindi attendere il 2012 che, come sottolinea Confcommercio, sarà ‘l’anno della riscossa’. Nello studio sulle intenzioni di spesa delle famiglie per il prossimo Natale, l’associazione registra per il 2010 una crescita molto bassa (+0,4%) e nel 2011 la previsione viene addirittura ridotta dall’1% allo 0,9%, nel 2012 la Confcommercio stima una crescita pari all’1,6%.
Sangalli: “Non sarà un Natale freddo”Ottimista il presidente di Confcommercio che per questo Natale non prevede una caduta dei consumi. “La propensione ai consumi medi delle famiglie è in crescita e gli acquisti vanno su beni alimentari e tecnologia. La recessione è alle spalle – aggiunge Sangalli -, il consolidamento della propensione ai consumi e della fiducia delle famiglie deve essere al centro dell’azione di governo, attraverso la lotta alla disoccupazione e l’avanzamento delle riforme, in particolare della riforma fiscale, con la semplificazione e la riduzione della pressione delle tasse”.