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Caramelle: in Italia un business da oltre 760 milioni di euro

Per la prima volta uno studio di Bva Doxa – Unione Italiana Food offre uno spaccato su un comparto dalla marcata vocazione internazionale. Chi ne mangia di più? Adulti o bambini? Mentine e caramelle gommose tra le più preferite

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È un prodotto che piace a 9 italiani su 10 e più della metà di loro (il 57%) ne consuma almeno 1-2 volte a settimana. Sono le caramelle, uno dei prodotti più iconici del made in Italy alimentare, il cui comparto è stato analizzato per la prima volta da uno studio Bva Doxa – Unione Italiana Food.

In base ai dati, presentati mercoledì 12 ottobre a Milano, a consumare le caramelle sono soprattutto gli adulti: il 78% degli acquisti, infatti, non sembra essere pensato per i bambini. Solo il 32% del campione, infatti, dichiara di acquistare caramelle per bambini tra i 6 e i 13 anni, mentre solo un italiano su dieci acquista questi prodotti per i più piccoli di sei anni. Per otto italiani su dieci, inoltre, il comparto delle caramelle rappresenta uno dei fiori all’occhiello del made in Italy alimentare. Allo stesso tempo il 75% è d’accordo con il fatto che si tratta di un settore innovativo, sempre di più al passo con i tempi. Il 61% dei nostri connazionali pensa anche che si tratti di un settore sostenibile.

“Il comparto delle caramelle impiega circa 7 mila addetti nel nostro Paese e vale oltre 750 milioni di euro, ha una marcata vocazione internazionale e può vantare al suo interno aziende pluricentenarie legate ai ricordi di diverse generazioni d’italiani, dai giovanissimi ai Baby Boomers”, commenta Luigi Serra, produttore e portavoce del progetto ‘Piacere, caramelle’. “Ci fa davvero molto piacere scoprire l’apprezzamento degli italiani per un settore che ha saputo innovarsi nel tempo e che riesce a rispondere ai gusti e alle esigenze di tutti, vantando un’ampia gamma di tipologie di prodotti”.

Per la metà dei nostri connazionali (45%), al primo posto tra le motivazioni legate al consumo di questo prodotto c’è la capacità di rinfrescare l’alito. Subito dopo emerge il lato comfort food delle caramelle: gli italiani le mangiano per concedersi qualcosa di buono (40%). A seguire il 38% le considera un aiuto per combattere il mal di gola. Infine, gli italiani legano il consumo alla voglia di rilassarsi (22%), ai viaggi (21%), al vedere la tv (16%).

A conferma del potere rinfrescante delle caramelle, un italiano su due (49%) indica le “mentine” come la tipologia di caramelle preferite, tallonate dalle “morbide o gommose” (48%) e dalle “dure” (39%). Subito dietro le gelée (31%), le ripiene (27%), le mou/toffee (27%), le pastiglie (23%) e le lecca-lecca (10%). Con o senza zucchero? Gli italiani si dividono, il 44% preferisce con e il 56% senza.

Il business delle caramelle in Italia

Guardando ai dati economici del comparto, secondo un’elaborazione dell’Unione Italiana Food su dati Istat, nel 2021 la produzione di caramelle in Italia è calata di circa il 6%, attestandosi a 89.424 tonnellate, per un valore di circa 763 milioni di euro. Questo calo è stato bilanciato dalle performance dell’export, che conferma la propria vocazione internazionale: lo scorso anno sono state esportate fuori dai confini nazionali 19.172 tonnellate di caramelle, con un balzo in avanti del 34% rispetto al 2020 per un valore di 64 milioni di euro. Un trend positivo che è proseguito nei primi sei mesi del 2022 che hanno visto l’export crescere del 28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per una quantità esportata di 11.610 tonnellate di caramelle e un valore di quasi 40 milioni di euro.