Benzina, prezzo alle stelle e l’Italia sta a guardare

La Spagna impone nuovi limiti di velocità per consumare di meno e abbassa i prezzi dei treni, la Gran Bretagna taglia le accise. L’Italia, invece, non reagisce se non con gli aumenti. E quanto sottolinea il direttore del TgLa7, Enrico Mentana, presentando un servizio sul caro Benzina che proprio a inizio settimana ha registrato per le pompe Esso il prezzo più alto mai registrato in Italia (la differenza con gli altri distributori, però, è davvero infinitesimale).

Dati aggiornati al 7 marzo 2011E mentre al Sud il carburante supera la soglia di 1,6 euro al litro, l’Unione petrolifera giustifica in parte i rialzi record con il cambio euro-dollaro. Ma “la matematica ci dice che il fattore cambio incide al massimo per 7 centesimi. Il resto è accise, ovvero il prelievo dello Stato che da noi incide per oltre la metà del prezzo al litro” si spiega nel servizio del TgLa7. Inutile sottolineare che una delle cause principali è la speculazione attorno al carburante che fa si che la benzina salga quando sale il petrolio, ma non cali quando il prezzo al barile diminuisce.

Gli interventi di Spagna e Gran BretagnaA questo punto l’Italia potrebbe prendere esempio dalla Gran Bretagna che, per ridurre il prezzo del carburante, sta diminuendo le accise. Tuttavia, finché la domanda dei Paesi consumatori rimarrà elevata, difficilmente il prezzo del petrolio (e della benzina) potrà diminuire. Ed è per questo che alcuni Stati europei si stanno organizzando per ridurre i consumi. Il governo Zapatero, ad esempio, ha deciso per i prossimi 4 mesi di ridurre del 50% i biglietti dei treni a breve e media distanza per invogliare gli spagnoli a lasciare l’auto a casa. Per tutti gli automobilisti, invece, il limite di velocità è sceso da 120 a 110 km/h. Quest’ultima è una norma abbastanza discussa, ma così facendo la Spagna dovrebbe ridurre la sua bolletta petrolifera facendo risparmiare al Paese 1,4 miliardi di euro all’anno.