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Conduttori a settimane alterne, la nuova proposta Pdl

Dopo il principio della non ridondanza la bozza sul pluralismo Rai di Alessio Butti si arricchisce con un nuovo meccanismo diabolico, alternare nello stesso programma presentatori di aree diverse, uno per puntata

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Dopo le critiche piovute sul suo “Atto di Indirizzo sul Pluralismo” il senatore Pdl Alessio Butti ci riprova. Ma la nuova bozza del testo non spegne le polemiche, anzi le riaccende. La prima versione del documento, presentato in Commissione di Vigilanza Rai, era stata accolta come una stretta sui talk show Rai, un vero e proprio tentativo di bavaglio. Tra i punti più controversi il cosiddetto principio della non ridondanza, quello secondo il quale sarebbe stato «opportuno che i temi prevalenti di attualità o di politica trattati da un programma non costituiscano oggetto di approfondimento di altri programmi, anche di altre reti, almeno nell’arco di otto giorni successivi alla loro messa in onda». E poi la doppia opinione nei programmi di approfondimento come in quelli di satira «l’intervento di un opinionista a sostegno di una tesi va calibrato con uno spazio adeguato anche alla rappresentazione di altre sensibilità culturali». Ma anche il divieto di condurre «a chi abbia interrotto la professione giornalistica per assumere ruoli politici».

La novità: il conduttore a settimana alterneDopo le polemiche, arrivate da più parti, ecco allora pronta una nuova bozza. Tra le novità più “interessanti” il conduttore a settimane alterne. «Invito la Rai a sperimentare l’apertura di altri spazi informativi affidati ad altri conduttori, da posizionare negli stessi giorni alla stessa ora sulle stesse reti e con le stesse risorse esistenti secondo una equilibrata alternanza settimanale per evirare un’evidente posizione dominante da parte di alcuni operatori dell’informazione rispetto ad altri». Vale a dire alternare conduttori di estrazione diversa nello stesso programma da una settimana all’altra.

La polemica di ZavoliLa proposta è stata subito rifiutata dall’opposizione, che è stata però criticata dal presidente della Commissione, Sergio Zavoli (Pd), secondo il quale manca la volontà di trovare una soluzione condivisa sull’argomento. Nella seduta di ieri infatti, non sono stati presentati emendamenti, ma si è proceduto solo al dibattito.

Santoro: siamo al MinculpopNon si è fatta attendere neannche la replica di uno dei possibili conduttori da alternare, Michele Santoro: «Siamo al Minculpop».

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Michele Santoro