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Apple frena sull’iPhone embedded, vincono gli operatori
Tim, Vodafone, Orange e Deutsche Telekom avrebbero unito le forze per vincere la battaglia contro il melafonino di Steve Jobs venduto con sim fantasma e che mette a rischio il rapporto con l’utente e i piani tariffari degli operatori. Cupertino valuta i rischi e decide di rinviare tutto al 2012, ma la battaglia è aperta
Per questa volta la crociata sembra essere andata a buon fine. I grandi operatori telefonici europei, Tim, Vodafone, Orange e Deutsche Telekom, uniti nella battaglia contro Apple che minaccia seriamente i piani tariffari dei telefonini. La vendita dell’iPhone con una sim card fantasma capace di collegarsi a più reti mobili (soprattutto embedded e senza loghi visibili) ha allarmato gli operatori europei che vedono in questa manovra la fine della fidelizzazione del cliente e delle strategie di marketing. Se i clienti, infatti, possono collegarsi a internet senza passare attraverso piani tariffari prestabiliti, ma utilizzando le reti wi-fi disponibili, il “preziosissimo“ traffico dati (sul quale gli operatori del settore puntano maggiormente) viene meno. Il tema, secondo quanto riporta il Corriere della Sera di sabato 20 novembre, sembra essere stato affrontato nel summit a Parigi di inizio ottobre in cui erano presenti Vittorio Colao di Vodafone, Franco Bernabè di Telecom Italia, César Alierta di Telefonica e Stéphane Richard, ceo di France Telecom. Nessuna strategia comune contro Steve Jobs, anche per evitare ‘grane’ con l’Antitrust, ma l’argomento è stato trattato. Secondo il Financial Times gli operatori “accusano Steve Jobs di tentare di prendere il controllo delle loro relazioni con i clienti”. Intanto Apple non si espone anche perché ufficialmente l’iPhone embedded, allo studio con l’olandese Gemalto, non è mai stato ufficializzato. Le minacce di una guerra tra Apple e i big delle telefonia mobile europei sembra, però, aver sortito gli effetti sperati: ieri, infatti, ci sarebbe stato il passo indietro del gruppo di Cupertino con il rinvio del mela fonino con scheda fantasma al 2012. “Apple ha ceduto. Ha fatto marcia indietro e ha sbagliato a pensare di poter lasciare fuori dall’equazione gli interessi delle società di telecomunicazioni” sottolinea l’analista Ashok Kumar di Rodman & Renshaw e riportato dal Corriere della Sera. Quello che ha ‘spaventato’ maggiormente l’azienda di Jobs è stata la minaccia velata degli operatori: se avessero deciso di non spingere più per l’iPhone le vendite dello smartphone di Apple avrebbero subito un duro colpo (si parla di almeno il 12%). Un rischio che in questo momento Apple non si può prendere anche perché, secondo Gartner, le vendite di Android (sistema operativo di Google che riunisce più costruttori) hanno già superato quelle del sistema iOS per iPhone. In ogni caso la battaglia è solo rinviata: “dopo aver ‘perso’ la sfida dei servizi a causa dei modelli chiusi come iTunes – conclude il quotidiano -, gli operatori useranno tutte le forze per evitare la nascita di una ‘Apple Telecom’”.
Credits Images:Steve Jobs