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Istat, la produzione industriale rialza la testa: +1,4% a febbraio

Dopo i risultati negativi di gennaio, bene il settore della fabbricazione di macchinari e attrezzature, mentre il settore dei Pc e dell’elettronica registra un forte calo

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Dopo il netto calo di gennaio, la produzione industriale italiana torna a crescere. Secondo quanto rilevato dall’Istat a febbraio la produzione industriale ha registrato un aumento dell’1,4% rispetto al primo mese dell’anno e un aumento del 2,3%, considerando il dato corretto per gli effetti di calendario. Nonostante il buon risultato, però, l’Istat segnala che la produzione industriale “resta pressoché ferma nella media del trimestre dicembre-febbraio, con l’indice che è cresciuto dello 0,1% rispetto al trimestre immediatamente precedente”. Un risultato segnato dall’andamento di gennaio: -1,7% il congiunturale destagionalizzato e +0,4% il tendenziale corretto per gli effetti di calendario. Guardando ai raggruppamenti principali d’industrie, a febbraio l’indice destagionalizzato registra variazioni positive rispetto a gennaio per i beni di consumo (+1,5%), i beni strumentali (+0,8%) e dei beni intermedi (+0,5%); negativa è invece la variazione dell’energia (-0,8%). In termini tendenziali il dato corretto per gli effetti di calendario segna rialzi per i beni strumentali (+6,5%) e per i beni intermedi (+3,5%). Diminuisce del 3,0% quello del comparto dell’energia e dell’1,1% l’indice dei beni di consumo. Analizzando i diversi settori, sempre a febbraio 2011 l’indice corretto per gli effetti di calendario segna, rispetto a febbraio 2010, gli aumenti più marcati nei settori della fabbricazione di macchinari e attrezzature (+10,6%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (+8,8%) e delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+7,3%). In diminuzione risultano, invece, i comparti relativi alla fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-12,3%), alle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-5,1%) e alla fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-3,0%).

Scarica il rapporto Istat sulla produzione industriale italiana