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Attualità

“Pa malata, corruzione e frode sono patologie” per l’Italia

Niente ottimismo dalla Corte dei Conti che segnala un aumento del 30% dei casi di corruzione. In calo le denunce per concussione e abuso d’ufficio

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Situazioni patologiche. Mario Ristuccia, procuratore generale della Corte dei Conti, non usa mezzi termini per denunciare la situazione della pubblica amministrazione italiana. In occasione della cerimonia di apertura dell’anno giudiziario della magistratura contabile Ristuccia rileva che corruzione e frode, soprattutto nel settore dei contributi nazionali e dell’Ue, sono “patologie che continuano ad affliggere la Pubblica amministrazione” e i cui dati “non consentono ottimismi”. Nei dati resi noti questo pomeriggio la Corte dei Conti segnala che nel 2010 dalle forze dell’ordine sono stati segnalati 237 casi di corruzione (+30,22% rispetto al 2009), 137 di concussione (-14,91%), 1090 di abuso di ufficio (-4,89%). In calo le persone denunciate: 709 per corruzione (-1,39% rispetto al 2009), 183 per concussione (-18,67%) e 2.290 per abuso di ufficio (-19,99%).Ristuccia rileva come questa situazione diffusa di “cattiva amministrazione” generi tra i cittadini, “soprattutto nei tempi presenti di diffusa difficoltà economica”, una “forte attesa di contrasto”. Su questo fronte, nel 2010 le citazioni a giudizio delle procure regionali contabili sono state 227 (40 per danni alla Pa riconducibili a corruzione e concussione; 50 da peculato e appropriazione indebita; 17 da abuso di ufficio; 95 da truffa e falso; 25 da altri reati) per un totale di circa 226 milioni di euro per danni patrimoniali e di circa 4 milioni e 800 mila euro per danni all’immagine. Per quanto riguarda le condanne, quelle in primo grado emesse dalle sezioni regionali contabili sono state 350 per un totale di oltre 252 milioni di euro per danni patrimoniali e 3 milioni 576 mila euro per danni all’immagine della Pa. In appello, sempre nel 2010, sono stati infine condannati per danni da reato contro la Pubblica amministrazione 90 agenti pubblici, per un importo complessivo di 32milioni 199 mila euro per danni patrimoniali e 4 milioni 731 mila euro per danni all’immagine.