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Sostenibilità

Sale l’inquinamento scende il limite di velocità. Da martedì in tangenziale a 70 all’ora

Nuove misure anti smog: Milano dice basta alle domeniche a piedi e inventa le tangenziali lumaca, Brescia si dà alle targhe alterne e Bergamo si chiude completamente alle auto

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Oggi a Milano con ogni probabilità sarà il 37esimo giorno di superamento della soglia di Pm10 nel 2011. Già oltrepassato il limite massimo annuo concesso dall’Ue, la situazione non accenna a migliorare. Non solo Milano, strette nelle morsa dello smog anche le altre città italiane, soprattutto del nord da Bergamo a Torino passando per Brescia. Il tempo non aiuta, l’alta pressione e l’assenza contemporanea di vento e di pioggia rendono l’aria irrespirabile. Cosa fare? Mentre a Milano e provincia debutta il piano contro i veleni, a Brescia partono le targhe alterne e a Bergamo domenica sarà blocco totale dalle 8 alle 18. A Torino, dopo due settimane consecutive di blocco domenicale, il prossimo week end lo stop ai veicoli prenderà una pausa, per tornare domenica 20.

Il piano contro i veleni di Milano: tangenziali lumaca e case tiepideE a Milano? Qui il summit straordinario anti-emergenza, che ha riunito la città e i comuni dell’hinterland ha partorito una novità: le tangenziali lumaca. Per la domenica, appurata l’inutilità del blocco delle settimane passate (le scorse domeniche mentre a Milano si circolava a piedi nei comuni limitrofi si era liberi di scorazzare in auto), i veicoli potranno circolare liberamente, ma dalla prossima settimana, probabilmente da martedì, scatterà il rallentamento delle auto. Abbassati da 90 a 70 chilometri orari i limiti di velocità sulle tangenziali e sulle provinciali ad alto scorrimento, tutti i giorni, 24 ore su 24.Alle tangenziali lumaca si aggiungerà, sempre dalla prossima settimana, l’estensione a tutta la provincia della riduzione da 20 a 19 gradi delle temperature negli uffici pubblici. Non solo la Regione ha deciso lo stanziamento di un fondo di 2 milioni di euro per triplicare i controlli dei vigili urbani sulle strade.

Tutti insoddisfatti“Mi rendo conto che simili decisioni accontentano qualcuno e scontentano altri – ha dichiarato Podestà presidente della provincia di Milano – ma qui è in gioco la salute e dei cittadini”. Accontenteranno qualcuno, forse, ma non Codacons, che vede il provvedimento come un fallimento. Soddisfazione a metà anche per Legambiente: “Per la prima volta l’abbassamento della velocità non è più un tabù. Deludente non aver chiesto ai sindaci di applicare il limite di 30 all’ora nelle aree urbane e d’inasprire i controlli sui camion”.