Gemelle diverse

Appartengono alla categoria maxi enduro, montano poderosi bicilindrici da 1200 cc e fanno aperta concorrenza alla regina Bmw R1200GS. Eppure non sono nemmeno lontane parenti. Basterebbe guardarle per capirlo. Futuristica la Ducati Multistrada, che si presenta con forme spigolose, una strumentazione all-digital con funzionalità da automobile e un’elettronica sofisticata mai vista prima (dalla mappatura alle sospensioni tutto a portata di click). Più rassicuranti e legate al glorioso passato le forme morbide e possenti della Yamaha Super Ténéré. L’italiana sacrifica la vocazione ‘fuoristradistica’ sull’altare della sportività. Salendo in sella si percepisce subito la vocazione stradale: fianchi stretti e triangolo sella-pedane-manubrio ben raccolto, la sensazione di fiducia e totale ma il comfort per i più alti ne risente. La Super Ténéré al contrario è molto accogliente e pronta a macinare km in tutte le condizioni. La sella regolabile permette una guida agevole in città anche ai più bassi, il parabrezza ripara bene nei viaggi in autostrada e il manubrio largo e orizzontale è perfetto per la guida in piedi sulle pedane in fuoristrada. Anche i motori rispecchiano le due diverse anime di queste maxi enduro. Il bicilindrico a V della Multistrada deriva direttamente dal testastretta montato sulle superbike della casa di Borgo Panigale, sprigiona ben 150 CV e il suo carattere scorbutico deve essere tenuto a bada dall’elettronica sopraffina. Quello fronte marcia della Super Ténéré, invece, ha una curva di coppia più piatta ed è adatto a tutte le situazioni. Difficile un confronto su strada. Tra le curve la Ducati scappa come una motard forte del suo peso piuma e della ciclistica equilibrata ma quando i km aumentano e la stanchezza si fa sentire la Yamaha si prende la sua rivincita da viaggiatrice all-road.

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