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Calciomercato Finanziario, lotta a 5 per il futuro dell’As Roma

Ecco chi sono i cinque pretendenti per il club giallorosso. A Di Benedetto, Angelucci e il fondo Aabar, si aggiunge anche un’offerta francese. Si sa ancora poco sull’offerta di un quinto fondo arabo a partecipazione Usa. Nei prossimi giorni una decisione

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Salgono a cinque le offerte per l’As Roma. L’offerta meno probabile, arrivata sul tavolo dell’advisor Rothschild, è quella arrivata dalla Francia, definita “ininfluente” da chi è vicino al dossier; sembra più concreto, invece, l’interesse manifestato dalla cordata americana capitanata da Thomas R. Di Benedetto, l’offerta dell’imprenditore quarantenne Gianpaolo Angelucci e un’altra del fondo Aabar controllata al 70% dall’International Petroleum Investment Company. A sorpresa, nella serata di lunedì 31 gennaio (ultimo giorno disponibile per presentare un’offerta per l’acquisto del club) si è aggiunto un altro fondo misto composto da capitali Usa e Mediorientali. Nei prossimi giorni la Compagnia Italpetroli (famiglia Sensi) valuterà le offerte, nel frattempo ecco chi sono gli attori principali in corsa per la conquista del club giallorosso:

Fondo Aabar – Controllato per il 70% dell’International Petroleum Investment Company, a sua volta posseduto per il 100% dal Governo di Abu Dhabi. Tra le operazioni più recenti la cessione del 3,2% di Atlantia a Sintonia e l’acquisto del 4,99% di Unicredit, quota che lo rende primo socio di Piazza Cordusio. Aabar, guidata da Mohamed Badawi al-Husseini è, tra l’altro, nota per essere il maggior azionista, con il 9,1% del gruppo automobilistico tedesco Daimler. Un investimento di 1,95 miliardi di euro che risale alla fine di marzo del 2009. La casa di Stoccarda, a luglio dello stesso anno, ha poi ceduto al fondo dell’Emirato il 3,63% della sua quota del 9,09% nel capitale della californiana Tesla Motors (auto elettriche). In campo finanziario Aabar ha, inoltre, acquistato (aprile 2009) il settore private banking di Aig per 253 milioni di dollari e ha investito nel braccio brasiliano dell’iberica Santander.

Gianpaolo Angelucci – L’imprenditore quarantenne è noto come il re delle cliniche romane che fanno capo alla holding Tosinvest ma anche come editore di ‘Liberò e del ‘Riformista’. Il suo nome è stato più volte accostato a quello della Roma, prima nel 2005 (interesse sempre smentito dal diretto interessato, in quel periodo azionista di Capitalia) e poi nel corso del 2010. Tra gli investimenti della famiglia Angelucci non mancano quelli immobiliari come ad esempio lo stabile in via delle Botteghe Oscure a Roma, per circa quarant’anni sede del Partito Comunista Italiano. Nel 2009 l’imprenditore è finito sotto inchiesta a Velletri per una serie di presunte truffe ai danni del servizio sanitario nazionale.

Thomas Di Venedetto – Patron della squadra di baseball Boston Red Sox, classe 1950, sposato e padre di cinque figli, ha origini italiane, vive tra Boston e Miami ed è presidente della società di consulenza e d’investimento Boston International Group dal 1983. Nel ’71 si è laureato in economia al Trinity College e successivamente ha conseguito un Master in business administration presso l’Università della Pennsylvania (1993). Tra gli incarichi che ha ricoperto, anche le presidenze del fondo di private equity Junction Investors Ltd. (1992) e del consiglio d’amministrazione dell’agenzia di lobbyng, Jefferson Watermann International. Al tempo stesso è managing director della società immobiliare, Olympic Partners.

Quinta offerta – Si conosce ancora poco della quinta offerta spuntata nella serata di ieri. Si tratterebbe di un’altra proposta araba che si aggiunge a quella del fondo Aabar. Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, fonti vicine all’operazione parlano di un fondo misto composto da capitali Usa e Mediorientali.