Lavoro
Ritorno in ufficio: 4 passi verso il lavoro ibrido
Le aziende che non avviano il rientro in modo graduale, e in linea con la nuova cultura del lavoro agile, corrono il rischio di danneggiare la loro posizione competitiva
Secondo il report A Reset for Return to Office? The Journey to Hybrid Working di Poly che le aziende che non sono in grado di avviare il ritorno in ufficio in maniera graduale, e in linea con la nuova cultura del lavoro agile, corrono il rischio di danneggiare la loro posizione competitiva. L’analisi, realizzata in collaborazione con Woktech Academy, la piattaforma di ricerca sui luoghi di lavoro, parte da diversi sondaggi internazionali che risaltano le difficoltà che molte imprese stanno incontrando nel gestire il ritorno dei dipendenti in azienda, e vuole contribuire a una migliore comprensione dello scopo dell’ufficio all’interno di un processo di trasformazione verso modelli di lavoro ibrido. Il rapporto evidenzia che, sulla scia della pandemia, il concetto di “posto di lavoro” come luogo fisico ha lasciato il campo a un quadro sempre più sfumato e che oggi l’ufficio tradizionale, con una planimetria open space piena di scrivanie e postazioni, si sta trasformando per convertirsi in un punto di incontro di valore aggiunto per i lavoratori. È quello che gli esperti chiamano “the espresso office”: uno spazio più piccolo e concentrato che, però, offre ai dipendenti un’esperienza di lavoro molto più efficiente, comoda e di valore aggiunto. Con questo nuovo approccio, il ritorno in azienda diventa un tassello fondamentale per l’implementazione di una strategia veramente flessibile, che permetta ai dipendenti di scegliere e alternare tra diverse modalità lavorative per sfruttare al massimo i diversi vantaggi.
In questo contesto, l’analisi di Poly e Wortech Academy sostiene che è necessario considerare il ritorno in ufficio non come un processo isolato, ma come parte di un piano più amplio per lo sviluppo progressivo di un modello di lavoro veramente agile. Per questo, il documento delinea quattro azioni fondamentali:
È necessario riconoscere che esiste una “riluttanza al ritorno in azienda” e comprendere le diverse aspettative dei dipendenti. Sondaggi condotti negli Stati Uniti e in Europa indicano che quanto più grande è l’azienda, più lento sarà il processo di rientro in ufficio. Il 64% dei lavoratori in Europa – il 62% in Italia – è restio a tornare in azienda a causa di diversi fattori come l’insicurezza relativa a focolai di contagio, i problemi relativi al pendolarismo, le preoccupazioni per quanto riguarda l’equilibrio tra lavoro e vita privata o la perdita di produttività.
È essenziale promuovere la collaborazione interfunzionale tra le diverse aree: Il lavoro ibrido richiederà alle organizzazioni di abbattere i silo aziendali per consentire ai diversi dipartimenti di cooperare tra loro e offrire ai dipendenti esperienze specifiche in ufficio, che non possono essere vissute a casa.
È necessario un adattamento digitale degli spazi: meno di tre imprese su dieci hanno creato nuovi spazi di collaborazione in azienda con tecnologie per videoconferenze o riorganizzato le sale riunioni per rispondere alle necessità del lavoro agile.
Costruire una cultura che incoraggi uno spazio di lavoro condiviso. Per far in modo che il ritorno in azienda funzioni, le imprese devono sviluppare la propria cultura e comunicarla efficacemente in ufficio. Le imprese devono analizzare le necessità della propria forza lavoro e creare i luoghi di lavoro che si adattino alle diverse opzioni del modello ibrido.
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