Lavoro
Ecco quali sono le 20 imprese italiane più inclusive
Svelata la classifica dei 20 Best Workplaces for diversity, equity & inclusion per l’Italia di Great Place to Work
Equità della retribuzione, meritocrazia e work-life balance: sono queste le qualità che rendono un’azienda inclusiva, equa e a misura di ogni collaboratore. Great Place to Work Italia ha stilato per la prima volta la classifica dei Best Workplaces for Diversity, Equity & Inclusion, ovvero le venti migliori aziende italiane in grado di offrire ai collaboratori un’esperienza lavorativa capace di sviluppare il potenziale di ognuno, scelte da quasi 95mila persone di 113 imprese del Bel Paese con almeno 50 dipendenti.
Ma da quali realtà è composto il podio di questa speciale classifica? Il luogo di lavoro più inclusivo per i collaboratori italiani è Sidea Group Srl, azienda attiva nella consulenza nel campo dell’information technology, seguita da Bending Spoons, realtà sviluppatrice di applicazioni per dispositivi mobili, e da American Express Italia, che si occupa di servizi finanziari e assicurazioni. Società che posseggono un modello di leadership in grado di massimizzare il potenziale umano, condividendo al meglio valori significativi e creando solide basi di fiducia con tutti i dipendenti, indipendentemente da chi siano o cosa facciano: l’88% dei collaboratori delle aziende premiate afferma, infatti, di “poter essere sé stesso” sul luogo di lavoro e l’85% è convinto che “i responsabili non facciano favoritismi” sul lavoro.
La classifica si basa su un indice di calcolo, il DE&I Index, generato prendendo in considerazione le risposte dei collaboratori a 12 domande del questionario di Great Place to Work su aspetti specifici della employee experience, strettamente legati al tema Diversity, Equity & Inclusion (imparzialità di trattamento, assenza di favoritismi, capacità di conciliare lavoro e vita privata, retribuzione, possibilità di essere sé stessi).I temi sui quali i Best Workplaces for Diversity, Equity & Inclusion 2022 mostrano le differenze principali, rispetto alla media nazionale, riguardano l’equità della retribuzione (+23%), la meritocrazia (+18%) e il work-life balance (+16%).
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