Business
Phishing: i brand più imitati dai criminali informatici
Al primo posto un marchio che solo tre mesi prima era in quarta posizione e ora rappresenta il 52% di tutti i tentativi di truffa via internet
LinkedIn, Dhl e Google. Sono questi i tre brand più imitati dai criminali informatici con l’obiettivo di estorcere i dati personali o le credenziali di pagamento durante i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022. Questa particolare classifica è stata stilata all’interno del Brand Phishing Report, indagine trimestrale stilata da Chek Point Research, divisione della società specializzata in soluzioni di sicurezza informatica a livello globale.
Nel primo trimestre dell’anno impressiona l’impennata di “appeal” registrata da LinkedIn, che ha rappresentato il 52% di tutti I tentative di phishing durante il trimestre. Si tratta di un aumento del 44% rispetto al trimestre precedente, dove il sito di networking professionale era in quinta posizione e rappresentava solo l’8% dei tentativi di truffa via internet. LinkedIn ha superato DHL, che ora è in seconda posizione e rappresenta il 14% di tutti i tentativi di phishing durante il trimestre.
“Questi tentativi di phishing sono semplicemente opportunità per gli hacker. I gruppi criminali organizzano queste truffe online su larga scala con l’obiettivo di convincere quante più persone possibili a condividere i propri dati personali”, ha dichiarato Omer Dembinsky, Data Research Group Manager di Check Point Software. “Alcuni attacchi punteranno a rubare informazioni personali di individui, come stiamo vedendo con LinkedIn. Altri saranno tentativi di distribuire malware sulle reti aziendali, come le false e-mail contenenti documenti di trasporto fasulli che stiamo vedendo con Maersk”.
LinkedIn (52% di tutti gli attacchi di phishing a livello globale)
Dhl (14%)
Google (7%)
Microsoft (6%)
FedEx (6%)
WhatsApp (4%)
Amazon (2%)
Maersk (1%)
AliExpress (0,8%)
Apple (0,8%)
Photo by pikisuperstar