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Attualità

Identikit dei nuovi consumatori

Sono otto gli archetipi individuati dall’Oliver Wyman Forum dopo una ricerca durata un anno

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Inutile negarlo, consumatori e lavoratori dopo due anni pandemia sono cambiati e contribuiranno ad accelerare lo sviluppo di nuovi trend economici rivoluzionari. Ma chi sono, cosa pensano, come si comportano questi nuovi interlocutori delle imprese? Attraverso uno studio durato un anno, basato sulle risposte di 100 mila intervistati maggiorenni residenti in dieci nazioni diverse (tra cui l’Italia), l’Oliver Wyman Forum ha profilato otto archetipi di consumatori e di lavoratori, ai quali si può ricondurre oltre la metà della popolazione e che esprimono la sintesi di oltre 30 trend che saranno cruciali per il futuro. Informazioni preziose visto che questi profili influenzeranno flussi di spesa per un valore di trilioni di dollari solo nel 2022. Ecco quali sono.

1. New Collar

A questo archetipo rispondono coloro che sono o sono stati dei colletti blu, ma che durante la pandemia hanno appreso nuove skill per poter trovare un lavoro migliore, guidando la cosiddetta “rivoluzione dei colletti blu”. È innegabile che tutto il mondo abbia avvertito gli effetti del Covid-19, ma l’impatto non è stato lo stesso per tutti. Questa categoria in particolare ha visto mettere in secondo piano la tutela del proprio benessere, nonostante fosse in prima linea nella lotta al virus. Tuttavia, invece di lasciarsi scoraggiare, molti hanno reagito e hanno puntato su orizzonti alternativi.

2. Climate Catalyst

In questa categoria rientra chi pensa che i governi non stiano facendo abbastanza per combattere il surriscaldamento del pianeta e, quindi, ha fatto dell’attivismo la propria bandiera, ampliando le proprie prospettive e rafforzando la propria determinazione.

3. Hivemind Investor

Qui si trovano coloro che basano le proprie decisioni di investimento su quanto appreso sui social media. La ricerca rivela che il loro comportamento, che appare molto mutevole, non è guidato dalla malizia, ma è un modo di trovare e costruire delle comunità, di acquisire nuove conoscenze, e di ottenere un accesso equo alle informazioni. Questa nuova generazione di investitori sta rivoluzionando il mondo degli investimenti retail.

4. Virtual Native

È l’insieme di coloro che si sono laureati durante la pandemia e hanno vissuto la prima esperienza lavorativa quasi esclusivamente da remoto. Con il loro arrivo sulla scena, si sta ridefinendo la figura del classico “colletto bianco”, così come il modo in cui i datori di lavoro interagiscono con i dipendenti, e anche quello in cui le imprese interagiscono con i loro consumatori. La pandemia ha permesso loro di adattare l’ambiente professionale alle proprie abitudini e preferenze, rendendoli poco disposti a sacrificare le proprie comodità.

5. Psychedelic Explorer

Questa categoria accoglie coloro che sono favorevoli e propensi all’utilizzo delle sostanze psichedeliche in contesti clinici o sperimentali. Curiosi e dalla mentalità aperta, con l’arrivo di un numero sempre maggiore di questo genere di terapie sul mercato, saranno all’avanguardia nella fase di “early adoption”. Inoltre, saranno anche in prima linea nella lotta agli stereotipi sulla sanità mentale e nel cambiare la percezione ormai obsoleta nei confronti del ricorso a sostanze psichedeliche, ancora legata agli hippy degli anni ‘60.

6. Wellness Protagonist

Sono coloro che sfruttano molteplici prodotti e servizi per migliorare il proprio benessere nel senso più ampio del termine. La pandemia ha fatto in modo che si diffondesse un senso universale del “dover rimanere in salute” e questo ha portato gli appartenenti a questa categoria a raddoppiare, grazie a tecnologie già esistenti o introdotte negli ultimi anni. I loro comportamenti modificheranno per sempre la nostra concezione di assistenza sanitaria, spingendo la società a portare la cura della propria persona nella vita di tutti i giorni.

7. Citizen of the Metaverse

Qui si trovano coloro che non vedono l’ora di entrare nel metaverso. Desiderano scoprire le nuove frontiere dell’interazione sul web per poi immergersi nel mondo parallelo e inclusivo che si creerà. Questo gruppo replica molte caratteristiche degli archetipi precedenti: lo stile di vita lavorativa virtuale dei Virtual Native, l’approccio agli investimenti degli Hivemind Investor, e anche quello “new age” dei Wellness Protagonist sul benessere personale. Questo archetipo sta plasmando un nuovo mercato e sarà anche responsabile di come il metaverso si strutturerà e diventerà parte integrante del nostro prossimo futuro.

8. Digital Boomer

Questa categoria racchiude persone, generalmente oltre i 45 anni, che sono entrate nel mondo digitale solo a causa del Covid-19, e che, prima di questo, erano invece riluttanti alla tecnologia. Durante la pandemia hanno dovuto affrontare il passaggio da analogico a digitale, adottando comportamenti per loro totalmente nuovi, come ordinare la spesa online, utilizzare l’home banking e connettersi in video con i propri cari. Queste persone, con il loro nuovo profilo comportamentale, faranno sì che il nostro modo di lavorare, interagire e fare business non torni mai più a come era prima della pandemia.

Disinformazione preoccupante

In conclusione, queste otto distinte “personalità” plasmeranno il futuro, e creeranno nuove strade e opportunità interessanti. Tuttavia, sono tutti perseguitati dall’ombra di quello che potrebbe essere considerato il nono archetipo: la disinformazione. La ricerca condotta dall’Oliver Wyman Forum ha evidenziato un tasso preoccupantemente alto di intervistati che crede alle fake news sul Covid-19, sui vaccini e sul ruolo dei governi durante la pandemia.«È fondamentale è notare quanto i media siano in grado di influenzare i comportamenti dei consumatori in questa fase storica», osserva Marco Grieco, partner di Oliver Wyman, responsabile della practice Digital per il Sud Est Europa. «La pandemia ha abituato le persone a connettersi, cercare informazioni, scambiare opinioni diversamente. Da qui l’importanza sociale dei mezzi di comunicazione che non rivestono più solo un ruolo di connettore della società, ma ne influenzano direttamente le abitudini, il pensiero sociale e le decisioni. Circa il 60% dei consumatori prende le proprie decisioni sulla base delle informazioni raccolte sui media e, ancor di più, sui social media. Questo aumenta il ruolo sociale di questi mezzi di comunicazione che, sempre di più, devono rispondere a principi etici di gestione delle informazioni e della propria clientela. Una responsabilità importante che obbliga le aziende a modificare i propri modelli di business per garantire una informazione quanto più veritiera possibile, ma che abilita anche nuove opportunità di business legate alla gestione trasparente della relazione con la propria audience».

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Photo by Arturo Rey on Unsplash