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Salone del Risparmio 2021: si parte il 15 settembre
«La liquidità per costruire nuovi mondi» è il motto di questa edizione, che torna in presenza e in streaming per dare una scossa al settore e aiutare l’economia reale post pandemia. Ma prima serve una trasformazione antropologica degli italiani
«L’edizione più attesa di sempre». Non si sono nascosti gli organizzatori del Salone del Risparmio per la manifestazione in programma dal 15 al 17 settembre. Si torna in presenza al MiCo di Milano, ma la formula ibrida anti Covid-19 permetterà di seguire l’intero programma online sulla piattaforma interattiva FR|Vision. Ma perché ci sono così tante attenzioni su questo appuntamento? Innanzitutto, per la voglia di ritrovarsi da parte dei professionisti del settore, chiamati a disegnare strade innovative per la ripartenza dopo l’incubo della pandemia. «È l’edizione più attesa di sempre. Lo testimoniano i dati di un sondaggio lanciato per registrare la propensione a partecipare fisicamente all’evento a cui hanno risposto oltre 1.500 professionisti del settore», assicura Jean-Luc Gatti, direttore comunicazione di Assogestioni. «Il 99% ha confermato la propria partecipazione al Salone. Di questi, l’80% ha affermato di voler partecipare in presenza fisica, mentre il 20% ha indicato che seguirà le conferenze in streaming».
“Da risparmiatore a investitore: la liquidità per costruire nuovi mondi” è il motto scelto che descrive lo scenario economico post lockdown: chi aveva fondi li ha messi al riparo, mentre l’economia ha sete di liquidità per buttarsi alle spalle un anno e mezzo di sofferenza. Il record di giacenze sui conti correnti degli italiani l’ha certificato l’Abi ad aprile 2021: 1.756 miliardi di euro. «L’evento costituisce un momento dal forte valore simbolico per guardare al futuro post-pandemia e costruire i nuovi mondi che ci attendono», commenta Gatti. «l’industria può assumere un ruolo centrale grazie anche alle eccellenze in termini di attenzione alla sostenibilità e all’innovazione che è in grado di introdurre».
Liquidità, economia reale, consulenza, previdenza, sostenibilità, formazione e digitalizzazione: tutte le strade del Salone del Risparmio 2021 portano a un nuovo futuro post-pandemia fondato su crescita e innovazione. E prevedono un motore fondamentale, l’unico in grado di far ripartire in fretta la macchina-Italia: l’investimento. A sviscerare le tendenze più calde – dalla sostenibilità allo smart working come scelta di inclusione, dall’evoluzione digitale nel risparmio gestito ai nuovi scenari della consulenza finanziaria, dalla previdenza complementare agli ultimi aggiornamenti sulla regolamentazione – saranno gli oltre 300 relatori e 150 brand protagonisti di 100 conferenze e 60 ore di formazione professionale.
In particolare, sono stati elaborati sette percorsi fondamentali, divisi ma strettamente interconnessi e guidati dalla bussola della sostenibilità. Inevitabile quindi che il primo sia dedicato alla “liquidità”, tema centrale che mette in relazione l’aumento del risparmio degli italiani, il bisogno di educazione finanziaria nel nostro Paese e la necessità di incentivare una corretta pianificazione. Una sfida non semplice, ma possibile e necessaria. Seguendo il denaro non si può che arrivare al secondo tracciato, quello dell’“Economia reale”, dove saranno protagonisti tutti gli strumenti – anche quelli illiquidi – capaci di indirizzare i capitali direttamente alle pmi. Il terzo percorso vedrà protagonisti “Distribuzione e consulenza”, con al centro del dibattito MiFID II e lo sviluppo di nuovi modelli distributivi. Le diramazioni aumentano e il quarto incrocio presenta il tema caldissimo della “Sostenibilità e inclusione”, dedicato agli investimenti Esg, con una riflessione approfondita sulla percezione degli investimenti sostenibili da parte di risparmiatori e consulenti grazie ai risultati del Rapporto Assogestioni- Censis. Il rilancio della previdenza integrativa sarà invece il cuore del quinto filone, “Previdenza complementare”. Infine, gli ultimi due percorsi esplicitamente pensati per ampliare lo sguardo all’intero Paese in ottica futura: “Educazione e formazione” e “Digitalizzazione e servizi finanziari”. Il primo sarà dedicato alla ricerca degli strumenti per superare il divario tra bisogni degli italiani e realtà. Il secondo sarà guidato dall’innovazione, non solo intesa come digitalizzazione della consulenza, ma soprattutto come integrazione tra nuove modalità di servizio e canali distributivi tradizionali.
Credits Images:Un'immagine della decima edizione del Salone del Risparmio, l’ultima tenutasi in presenza, prima dello scoppio della pandemia