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Turismo e ristorazione guidano la ripresa economica
La Penisola guida con Russia e Francia la ripartenza del settore tra i Paesi del G20
Nonostante le sfide inaspettate che a causa della pandemia siamo stati chiamati ad affrontare, nei modelli di spesa dei consumatori emergono alcuni chiari segnali che lasciano ben sperare – anche nei settori maggiormente colpiti come quello turistico. Questo è quanto emerge da Recovery Insight: Travel Check-In di Mastercard, la ricerca che – oggi alla sua seconda edizione – si è concentrata sull’impatto della pandemia nel settore travel, con particolare attenzione ai cambiamenti nei pattern di spesa dei consumatori. In particolare, dallo studio risulta evidente come siano Italia, Russia e Francia i paesi a guidare la ripresa del settore turistico e dell’intrattenimento nei paesi del G20. Ciò include prenotazioni di voli aerei, pernottamenti e pasti fuori casa, mentre restano escluse attività come andare al cinema.
Nonostante l’Italia sia stato uno dei primi paesi in assoluto ad essere colpito dal rapido diffondersi del Covid-19, la nostra cultura fortemente incentrata sul turismo e sulla tradizione culinaria ne ha facilitato notevolmente la ripresa. Sul fronte turistico, infatti, l’Italia è ben attrezzata per accogliere tutti quei viaggiatori che – con l’obiettivo di aiutare le piccole realtà imprenditoriali e assicurarsi il dovuto distanziamento sociale – scelgono di soggiornare in strutture indipendenti distribuite in modo capillare da Nord a Sud, isole comprese, mantenendo così la penetrazione delle catene alberghiere internazionali in Italia solo al 5%. La gioia della tavola, inoltre, che sia in famiglia o fuori casa in compagnia di amici, si conferma ancora una volta un elemento chiave dello stile di vita degli italiani e ulteriore voce di spesa che contribuisce concretamente alla ripresa.
Complessivamente, grazie all’analisi aggregata ed in forma anonima dei pattern di spesa dei consumatori globali che hanno scelto il circuito Mastercard, Recovery Insight: Travel Check-In ha delineato le nuove tendenze post pandemia:
Ascesa del localismoNel secondo trimestre del 2020, la quota del noleggio auto sul totale delle spese di trasporto è quasi raddoppiata, passando dal 9% dello scorso anno al 17%. Questo dato conferma la volontà dei consumatori di privilegiare gli spostamenti con mezzi propri rispetto a quelli pubblici. In Svizzera e in Germania, ad esempio, i viaggi effettuati con mezzi alternativi agli aerei hanno rappresentato circa i tre quarti della spesa per viaggi nella settimana che si è conclusa il 7 agosto. Inoltre, la tendenza a favorire luoghi non lontani da casa ha dato una notevole spinta alle soluzioni di micromobilità (tra cui scooter e biciclette) in paesi come gli Stati Uniti, dove alla fine di luglio sono stati ampiamente superati i livelli del 2019. Pertanto, grazie alla scelta di mezzi alternativi, non solo si è contratta la spesa per il gasolio, ma questa ha consentito anche la riduzione dell’impronta ambientale.
Piccolo è belloL’analisi evidenzia come i viaggiatori prediligano sempre più spesso luoghi dalle dimensioni contenute – da qui una crescita della spesa nei cosiddetti ‘boutique hotel’. In questi ultimi mesi, infatti, il tasso di ripresa globale dei piccoli hotel indipendenti ha superato di oltre il 50% quello delle grandi strutture.
Ripresa guidata dal turismoDa un’analisi delle carte di credito private rispetto e carte business emerge che la spesa relativa a viaggi aerei e noleggio auto è guidata dai consumatori e non da viaggi di lavoro.
Foto di SplitShire da Pixabay