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Lavoro

Il “dipendente 2030” dovrà masticare pane e tecnologia

Conoscere gli algoritmi, sapere come applicare l’intelligenza artificiale, avere dimestichezza con il coding: ecco cosa si chiede ai nuovi lavoratori

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Volete continuare a essere competitivi sul mercato del lavoro? Allora specializzatevi in tecnologia. Il “dipendente 2030”, infatti, dovrà conoscere gli algoritmi, cancellare qualsiasi gap digitale ed essere in possesso delle competenze giuste per applicare concretamente l’intelligenza artificiale in azienda. È quanto emerge da “Future of Work: Forecasting Emerging Technologies’ Impact on Work in the Next Era of Human-Machine Partnerships”, uno studio finalizzato da Dell Technologies e da IFTF (Institute for the Future), condotto su oltre 4.600 business leader in 42 Paesi. Ebbene, ben il 71% degli imprenditori e dei manager italiani è convinto che i lavoratori debbano diventare dei veri e propri esperti di tecnologia entro il 2030. Del resto, la nostra classe dirigente è ormai convinta della centralità della tecnologia in azienda, al punto che il 50% del campione si sta attrezzando in-house, ossia sta favorendo lo sviluppo interno delle competenze digitali, per esempio tramite l’insegnamento del coding ai propri dipendenti. Oltre l’82% dei nostri business leader (la percentuale globale è del 54%) è certo che la prossima generazione di lavoratori avrà un impatto dirompente sulla propria forza lavoro, grazie a competenze digitali profonde e a una mentalità radicalmente diversa.

Alla luce di tutto ciò, il 53% del campione italiano pensa che le strutture governative debbano adottare nuove policy in tema di lavoro e una regolamentazione più dettagliata per l’uso dell’intelligenza artificiale, così da proteggere i diritti dei dipendenti. “Siamo ormai nel vivo della quarta rivoluzione industriale. I modelli di business si stanno trasformando in tutti i settori industriali, trainati dalla digitalizzazione che anche in Italia sembra aver avviato un percorso credibile. Questo processo va sostenuto perché è fondamentale per incrementare la competitività delle nostre aziende, in uno scenario globale che presenta incertezze sia a livello economico che geopolitico” commenta Federico Suria, country manager enterprise sales di Dell Technologies Italia.