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Non solo digital. Così la stampa migliora le campagne di marketing
Big data e online sono ormai imprescindibili, ma non sufficienti. Secondo gli esperti sono sette i modi in cui la cara vecchia pubblicità cartacea può ancora rivelarsi utile
Il fenomeno della “digital disruption” ha influito molto sul modo in cui operano gli addetti alle vendite del XXI secolo. I consumatori, però, sono stanchi del sovraccarico digitale e non sono disposti a privarsi dei loro sudati risparmi tanto facilmente. Non ha senso adottare un approccio “solo digitale” e sperare per il meglio. Creare un’esperienza individuale, tempestiva ed eloquente spingendo i consumatori ad agire è indispensabile per campagne di marketing efficaci. Ecco perché, secondo gli esperti, risulta utile ricorrere alla stampa digitale per integrare il proprio marketing mix.
In particolare, sarebbero ben sette i modi in cui la stampa digitale costituirebbe un valore concreto e tangibile per campagne di marketing multicanale.
Conquistare la fiducia dei consumatoriLe aziende oggi sono sovraccariche di informazioni sui clienti che le piattaforme digitali permettono di trasformare subito e senza sforzo in comunicazioni dirette. Di conseguenza sono molti i messaggi di scarsa qualità che i consumatori si trovano a passare in rassegna, benché in teoria esistano elaborati algoritmi che dovrebbero farlo al posto loro. La perdita di fiducia da parte dei consumatori li spinge ad allontanarsi da quei brand che si affidano a comportamenti digitali negativi. Stando a quanto scoperto da CMO Council, quasi tre quarti dei consumatori (63%) reagirebbe meglio a una pubblicità sui social media se venisse presentata tramite un canale tradizionale.
Attirare l’attenzione In parallelo all’aumento del marketing digitale si assiste all’esigenza da parte dei consumatori di una fase di “detox” in cui disattivare i media digitali, ad esempio con dei software per il blocco della pubblicità. Negli ultimi 20 anni gli spot online sono aumentati in misura esponenziale, diventando sempre meno costosi. Molti brand se ne sono approfittati, bombardando i consumatori di messaggi. Il blocco della pubblicità, i filtri antispam e le clausole di non accettazione sono molto comuni, quindi i messaggi esclusivamente digitali non raggiungono il consumatore, che a fronte del sovraccarico mediatico sviluppa un’immagine negativa del marchio. Se, invece, arriva a casa una pubblicità personalizzata, tangibile e ben calibrata, allora l’effetto è diverso. In uno studio condotto nel 2017 da MarketReach, organismo del sistema postale britannico, il 70% degli intervistati ha detto di apprezzarlo di più, e sempre il 70% ha affermato che i messaggi inviati per posta trasmettono un senso di maggiore organizzazione.
Creare ricordiI consumatori trascorrono più tempo con i prodotti del marketing fisico, quindi sono in grado di ricordarli in maniera più vivida. Il gesto di toccare un foglio mentre lo si guarda – un’esperienza che gli scienziati definiscono “comunicazione tattile” – si imprime nella memoria producendo una risposta emotiva più marcata. Gli studi condotti dai sistemi postali di Regno Unito e Stati Uniti hanno mostrato che “l’esperienza ‘reale’ su supporti fisici semplifica l’archiviazione nella memoria.” E questo a sua volta contribuisce allo sviluppo di una reazione positiva nei confronti del marchio, con una maggiore fedeltà a lungo termine.
Integrare i canali online Durante il percorso di acquisto del cliente, la stampa si può affiancare ai mezzi digitali. Una lettera tradizionale può servire a rompere il ghiaccio o a riprendere contatti con un cliente che ha perso interesse nel marchio. Inserendo QR code e link nei messaggi diretti è possibile indirizzare i clienti verso specifiche posizioni online. Anche la comunicazione automatica permette di influenzare le scelte del cliente. Se, ad esempio, ha fatto alcune ricerche e ha inserito un articolo nel carrello senza poi procedere all’acquisto, è possibile rilevare la sua inattività e spedirgli un avviso automatico e personalizzato per spingerlo a completare l’ordine. Ma non solo: il materiale stampato si può usare anche ad acquisto già avvenuto. Alla consegna di un articolo, ad esempio, si può accludere un opuscolo, un mini catalogo o una rivista per i clienti così da ottenere nuove vendite.
Aggiungere un tocco personale con la stampa di dati variabili Per catturare l’attenzione dei consumatori, il materiale stampato dev’essere arguto e creativo, oltre che altamente mirato. I dati variabili permettono di creare comunicazioni personalizzate e campagne efficaci, garantendo così un rendimento sul capitale investito. Una delle maggiori aziende tedesche di abbigliamento, Bonprix, ricorre alla stampa digitale per produrre copertine su misura per i propri cataloghi. E la stessa Bonprix conferma che grazie a offerte individuali, pubblicità e cataloghi stampati è stato possibile registrare un aumento dei tassi di risposta.
Assicurare tempestività e rilevanza La stampa non è mai stata considerata uno strumento molto reattivo. Il tempo necessario per progettare, approvare, produrre e distribuire un documento si traduce in rallentamenti per la campagna di marketing. In realà, oggi, la “stampa programmatica” permette di realizzare un messaggio calibrato sul pubblico target nel momento più opportuno, avvalendosi dei dati raccolti su potenziali clienti. Così facendo si ottengono una precisione e una personalizzazione elevate e si creano campagne molto efficaci. Grazie alla sua agilità, la stampa programmatica consente di produrre materiali su misura a campagna già avviata, per scatenare il “fattore wow” e imporsi sulla concorrenza. Il carrello abbandonato descritto al punto quattro è un esempio lampante. Se considerate che la media di abbandono si aggira attorno al 69% e che per i venditori britannici rappresenta un miliardo di sterline perso in termini di vendite, la stampa digitale automatizzata assume tutta un’altra rilevanza.
Dare vita a una campagnaQualsiasi cosa si faccia online, oggi si può fare anche con la stampa on-demand, che mette in campo una vasta gamma di applicazioni di stampa promozionali. Volantini, messaggi diretti, brochure, cataloghi, opuscoli ricchi di contenuti, riviste per i clienti, libri sul marchio, newsletter e molto altro ancora: la stampa assicura una libertà creativa che va ben oltre “un messaggio nella casella di posta” e che comprende, ad esempio, consistenze e formati unici, in grado di distinguervi dalla concorrenza facendo breccia sul consumatore. Oggi la stampa digitale riesce a riprodurre l’immediatezza del marketing digitale con messaggi calibrati sulle esigenze del consumatore, cosa che permette al marchio di imporsi sulla concorrenza. Chi adotta dinamiche simili e approcci di grande personalizzazione con il marketing di stampa può contare su ritorni economici tangibili, campagne più efficaci e un numero di vendite maggiore. Inoltre, la sua natura tattile e fisica garantisce una connessione emotiva con il cliente superiore a quella di una campagna digitale. E tra i risultati c’è una vera e propria gemma: la fiducia duratura nei confronti del brand.