Business
Finanziamenti: in Italia indebitati 4 italiani su 10
Cresce la percentuale degli italiani che hanno almeno un contratto rateale attivo (+8%). In media l’indebitamento residuo è di 33 mila euro, il rimborso mensile di 344 euro. I dati della Mappa del Credito
In aumento le famiglie italiane con almeno un finanziamento da rimborsare. Nel primo semestre 2019, in base ai risultati della Mappa del Credito realizzata da Mister Credit di Crif, quasi 4 italiani maggiorenni su 10 (il 39,4%) hanno almeno un contratto di credito rateale attivo, in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2018. Mediamente, i soggetti attivi nel credito hanno un indebitamento residuo – inteso come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere – pari a 33.084 euro (in calo del -1,8% al 2018), mentre a livello pro-capite mensilmente vengono rimborsate rate per un importo pari a 344 euro (-1,5%).
Dall’analisi condotta da Mister Credit risultano al primo posto i prestiti finalizzati, ossia quei prestiti destinati all’acquisto di beni e servizi quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento, viaggi, ecc. Tali operazioni di credito hanno un peso, in termini di numerosità, pari al 45,5% sul totale. Al secondo posto troviamo i prestiti personali, che si legano alla progettualità delle famiglie, con una incidenza del 32,8%. Infine, la componente dei mutui per l’acquisto di abitazioni, che si caratterizzano per una incidenza del 21,7% sul totale.
La quota di popolazione con almeno un rapporto di credito attivo varia da Regione a Regione
Entrando maggiormente nel dettaglio, dallo studio emerge una fotografia estremamente composita che rispecchia fattori economici e sociali quali, ad esempio, la propensione a fare ricorso al credito per finanziare l’acquisto di un’abitazione o le proprie spese correnti, la capacità reddituale e di risparmio delle famiglie, il diverso costo degli immobili o la tendenza ad allungare la permanenza nell’abitazione di famiglia, la diversa intensità della ripresa dei consumi e del mercato immobiliare, la maggiore abitudine a rivolgersi alla cerchia familiare o amicale per pianificare gli acquisti rispetto agli istituti di credito, ecc.
Nel complesso, la regione con la quota più elevata di popolazione maggiorenne con almeno un rapporto di credito attivo è risultata essere la Toscana, con il 44,2% del totale, che precede Sardegna (con il 43,2%) e Friuli-Venezia Giulia (con il 42,9%). Seguono il Lazio (con il 42,3%) e la Valle d’Aosta (con il 41,8% della popolazione). All’estremo opposto del ranking nazionale si colloca il Trentino Alto Adige, Regione in cui solamente il 20,2% della popolazione risulta avere almeno un rapporto di credito attivo, preceduta dalla Basilicata (con il 32,1%) e dal Molise (con il 33,8%).
Le regioni in cui i cittadini ogni mese sostengono la rata media più elevata sono risultate essere il Trentino-Alto Adige, con 430 Euro, il Veneto (con 390 Euro) e la Lombardia (con 387 Euro). Seguono l’Emilia-Romagna e la Toscana, rispettivamente con 370 e 364 Euro. Per interpretare questa dinamica va però considerato che in queste Regioni si rileva una elevata incidenza dei mutui, che tipicamente hanno un importo da rimborsare più elevato rispetto alle altre forme tecniche considerate, senza considerare il valore degli immobili. Inoltre, in queste regioni il reddito disponibile risulta in genere più elevato della media nazionale e, di conseguenza, i consumatori possono permettersi di rimborsare rate mediamente più elevate senza intaccare il livello di sostenibilità rispetto al bilancio familiare.
Specularmente, è al Sud e nelle Isole che troviamo le rate medie mensili più leggere, soprattutto in Sardegna, dove si attestano a 285 Euro, in Calabria (290 Euro) e in Sicilia (301 Euro) in virtù della maggiore incidenza dei prestiti finalizzati nel portafoglio delle famiglie, che hanno un importo mediamente più contenuto, a scapito della più modesta incidenza dei mutui.
L’esposizione residua mediamente in carico agli italiani
Ranking | Regioni | Debito residuo medio |
1 | Trentino-Alto Adige | € 43.289 |
2 | Lombardia | € 41.189 |
3 | Emilia-Romagna | € 38.022 |
4 | Veneto | € 37.709 |
5 | Toscana | € 37.000 |
6 | Liguria | € 36.861 |
7 | Friuli-Venezia Giulia | € 35.854 |
8 | Piemonte | € 34.840 |
Media Italia | € 33.084 | |
9 | Marche | € 32.534 |
10 | Valle d’Aosta | € 31.852 |
11 | Lazio | € 31.754 |
12 | Umbria | € 30.398 |
13 | Puglia | € 28.974 |
14 | Abruzzo | € 28.528 |
15 | Campania | € 27.382 |
16 | Sardegna | € 26.135 |
17 | Basilicata | € 25.812 |
18 | Molise | € 24.714 |
19 | Sicilia | € 24.392 |
20 | Calabria | € 21.848 |
Image by moerschy from Pixabay