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Un anno senza Sergio Marchionne
Il 25 luglio 2018 il manager si spegneva in una clinica svizzera. Noi lo ricordiamo così
È passato un anno esatto dal 25 luglio 2018, quando Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca, si è spento in una clinica di Zurigo. Artefice della rinascita della Fiat, amato da molti e contestato da altri, gli sono però universalmente riconosciute imporanti doti manageriali e, a dodici mesi dalla sua scomparsa, i suoi insegnamenti in merito sono ancora vivi nella mente dei suoi collaboratori e non solo. Noi di Business People vogliamo ricordarlo riproponendo la lettera che lo stesso Marchionne era solito inviare ad ogni nuovo assunto in Fca.
Cara/o Collega,
esiste un mondo in cui le persone non lasciano che le cose accadano. Le fanno accadere. Non dimenticano i propri sogni nel cassetto, li tengono stretti in pugno. Si gettano nella mischia, assaporano il rischio, lasciano la propria impronta. È un mondo in cui ogni nuovo giorno e ogni nuova sfida regalano l’opportunità di creare un futuro migliore. Chi abita in quel luogo, non vive mai lo stesso giorno due volte, perché sa che è sempre possibile migliorare qualcosa.
Le persone, là, sentono di appartenere a quel mondo eccezionale almeno quanto esso appartiene loro. Lo portano in vita con il loro lavoro, lo modellano con il loro talento. V’imprimono, in modo indelebile, i propri valori. Forse non sarà un mondo perfetto e di sicuro non è facile. Nessuno sta seduto in disparte e il ritmo può essere frenetico, perché questa gente è appassionata – intensamente appassionata – a quello che fa. Chi sceglie di abitare là è perché crede che assumersi delle responsabilità dia un significato più profondo al proprio lavoro e alla propria vita.
Benvenuta/o in quel mondo Benvenuta/o in Fiat Chrysler Automobiles.
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