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Facebook lancia Libra: 10+1 cose da sapere
Attesa per la metà del prossimo anno la nuova criptovaluta di Zuckerberg permetterà di pagare e di trasferire denaro su Messenger, WhatsApp, Facebook oltre a Uber, Vodafone, eBay e Iliad
Facebook ha annunciato l’arrivo della prima criptovaluta di massa, pensata per gli acquisti di tutti i giorni: Libra. Una novità dall’enorme potenziale: con 2 miliardi di utenti, infatti, il social network ha la possibilità di creare una delle maggiori piattaforme finanziarie al mondo. Per comprendere appieno (e valutare consapevolmente eventuali “rischi”) questo nuovo strumento, il Ceo di eToro, Yoni Assia, ha stilato un breve decalogo sull’argomento.
La mission di Libra è dare vita a una semplice valuta globale e a un’infrastruttura finanziaria che conferisca potere a miliardi di persone.
Libra è una stablecoin che sarà lanciata nel primo semestre del 2020,interamente coperta da una riserva di asset reali (un paniere di depositi bancari e titoli di stato a breve termine). L’equilibrio del paniere potrà essere modificato in caso servisse compensare importanti fluttuazioni di prezzo.
Facebook non controllerà Libra. Avrà diritto a un voto al pari degli altri membri fondatori della Libra Association, indipendente e con sede in Svizzera. Questo conferisce un discreto livello di decentralizzazione, e il progetto è di avere circa 100 membri diversificati e distribuiti a livello geografico al momento del lancio. Tra gli altri fondatori: MasterCard, Visa, PayPal, Uber così come no profit come Women’s World Banking e istituzioni accademiche. Ognuno ha investito 10 milioni di dollari nel progetto.
Il progetto è costruito sulla blockchain Libra, che è open source, e ogni sviluppatore può costruire smart contract usando il linguaggio Move. Move è stato creato per impe- dire la clonazione di asset, per facilitare lo scambio con valuta corrente e rendere più semplice la scrittura di codici blockchain che seguano le intenzioni dell’autore senza introdurre bug. Il prototipo della blockchain (il testnet) è stato lanciato il 18 giugno, e sarà in modalità beta fino al lancio ufficiale nel 2020.
La blockchain Libra è gestita da nodi, che sono server che aiutano a farla funzionare. Ognuno dei membri fondatori opera un diverso nodo validatore. La blockchain segue un approccio consensuale BTF (Byzantine Fault Tolerance), il che significa che solo due terzi dei nodi devono concordare sulla legittimità della transazione perché questa sia validata e scritta nella blockchain. Le transazioni incorrono in piccoli costi per pagare il “carburante” che copre il trasferimento dei fondi – in modo simile a Ethereum.
Al momento Libra è una blockchain permissioned (“su autorizzazione”) e cioè solo entità che soddisfano determinati requisiti possono partecipare al gruppo che governa la blockchain. L’obiettivo è spostare tutto su un sistema senza autorizzazioni in 5 anni basandolo su un protocollo di consenso proof-of-stake. Questo proteggerà contro gli attacchi distribuendo il controllo, facilitando la concorrenza e abbassando le barriere all’ingresso. L’obiettivo è che il 20% dei voti nella Libra Association vengano da node operators, sulla base di quanta Libra detengono piuttosto che sul fatto di es- sere membri fondatori.
Facebook ha lanciato una nuova controllata, Calibra. Il suo primo prodotto sarà un wallet che permetterà di custodire, scambiare e spendere Libra. Il wallet sarà dispo- nibile su Messenger, WhatsApp e come app standalone. È atteso per il 2020.
Facebook ha dichiarato che si assicurerà che Calibra protegga la privacy degli utenti non mescolando mai i dati dei pagamenti tramite Libra con i dati di Facebook, in modo che non possa essere usata a fini pubblicitari.
La Libra Association incoraggerà la quotazione di Libra su più exchange regolamentati in tutto il mondo.
La Libra Association mira a coinvolgere un numero sempre maggiore di aziende che accettino Libra come pagamento e lavorerà su programmi che incoraggino più sviluppatori e negozianti a lavorare con loro. Pianifica anche l’uso di incentivi (probabilmente Libra coin) per pagare i node operators che coinvolgeranno nuove aziende. Le aziende che guadagneranno questi incentivi potranno sia tenerli che passarli agli utenti sotto forma di Libra coins o di sconti.
Libra sarà detenibile e spendibile attraverso i suoi wallet (come appunto Calibra) ma ci si aspetta che anche altri costruiscano wallet compatibili – tra cui PayPal e Spotify. L’obiettivo è rendere l’invio di denaro e il pagamento facile come mandare un messaggio su Facebook.